Alfredo e Rossella

Cuore 21 in lutto per la morte dei suoi ragazzi: ‘Vuoto incolmabile’

‘Era la loro prima vacanza, ci restano loro insegnamenti’ 

"Una perdita che ci lascia un vuoto incolmabile". Questo il messaggio degli educatori e soci della cooperativa Cuore 21 di Riccione di cui facevano parte le vittime dell'incidente stradale avvenuto ieri (venerdì 7 ottobre) sulla A4 a San Donà di Piave, nel Veneziano. Eleonora Gennari, una delle educatrici e socie, ha letto fuori dalla struttura una lettera ai giornalisti scritta con i colleghi esprimendo "immenso dolore" per la scomparsa dei sei amici. Della coordinatrice educativa Romina Bannini, ricoverata in condizioni disperate a Treviso dopo lo schianto, dicono che era "una super educatrice, bravissima, attenta ad ogni ragazzo, pronta a trovare ogni soluzione". Le sette persone erano in viaggio verso Val di Lauco, in Friuli, per partecipare a un evento in collaborazione con il Centro Zaffiria. Alfredo Barbieri, uno dei ragazzi della cooperativa con sindrome di Down, lavorava per quel centro.

"Con lui c'erano Rossella, Maria, Valentina, Francesca e quattro ragazze del nostro gruppo-appartamento – raccontano – vivevano insieme da alcuni anni. Erano felici ed emozionati, perché quella era la loro prima vacanza". Ad accompagnarli Massimo Pironi, ex sindaco di Riccione e socio della nostra cooperativa, che definiscono "un uomo pieno di cuore ed entusiasmo, instancabile, sempre presente". "Non sappiamo come potremo riprenderci da tanto dolore – affermano gli educatori – ma sappiamo che quello che resta: tutti gli altri ragazzi che frequentano il nostro centro, che hanno bisogno ora più che mai di ritrovare vivo questo luogo, che è anche la loro casa, la nostra grande casa di Cuore 21. Ce la faremo, forti anche del loro insegnamento e delle persone che ci hanno lasciato".

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