Altarimini

Blitz all'Associazione Italiana Albergatori di Rimini

Una trentina di attivisti oggi ha occupato simbolicamente, dopo il corteo della mattina, la sede dell’Aia (Associazione Italiana Albergatori Rimini), per protestare contro lo sfruttamento dei lavorat...

A cura di Redazione
06 maggio 2011 14:05
Blitz all'Associazione Italiana Albergatori di Rimini -
Condividi

Una trentina di attivisti oggi ha occupato simbolicamente, dopo il corteo della mattina, la sede dell’Aia (Associazione Italiana Albergatori Rimini), per protestare contro lo sfruttamento dei lavoratori/trici stagionali.

Riceviamo e pubblichiamo.

Rimini – 6 maggio 2011

Ore 8.00 Corteo dal centro studi

Ore 9.30 dall’Arco d’Augusto corteo con i lavoratori e le lavoratrici della Cgil

Nel pomeriggio azioni diffuse e picchetti contro lo sfruttamento 
dei lavoratori/trici stagionali, per il turismo come bene comune. 

Alle ore 18.00 da piazza Tre Martiri Street parade con il risciò sound, contro la crisi e la precarietà.

Abbiamo attraversato le strade della nostra città in questi ultimi mesi, dando voce e corpo alla nostra indignazione e alla nostra voglia di provare a costruire un’alternativa a questo presente in cui la crisi manifesta tutta la sua brutalità.
Siamo precari, studenti, lavoratori autonomi, lavoratori stagionali, migranti, disoccupati. Siamo la parte viva di questo territorio, costretta a vivere la precarietà come forma di vita che definisce non solo il tempo del lavoro ma il tempo e i battiti del nostro respiro. Siamo gli stessi e le stesse che da anni lottano per riconquistare uno spazio sociale e di movimento in questa città, sottratto a tutti e a tutte dalle logiche sicuritarie e legalitarie; siamo gli stessi e le stesse che abbiamo animato e partecipato alle lotte dell’autunno in questo paese, contro i ricatti di Marchionne e della Gelmini, contro quell’idea di società che trova nel berlusconismo una delle molte facce di quel piano perverso che ci vorrebbe tutti più poveri, più ubbidienti e costretti alla violenza del comando.
Pensare il cambiamento nel nostro territorio significa aprire anche uno spazio di conflitto, senza il quale nessun cambiamento ne costruzione di alternativa è possibile. Lo dimostrano le lotte della scorsa estate contro l’ipersfruttamento e il lavoro paraschivistico nell’industria turistica/stagionale, così come quelle per i beni comuni, sapere, acqua, territorio, stop alla cementificazione.
Dentro questi spazi di lotta e in tutti questi mesi da più voci è arrivata la richiesta di uno sciopero generale e generalizzato capace di mettere in collegamento le soggettività che anche nel nostro territorio si sono mobilitate, per costruire un’unica iniziativa di lotta. 
Non c’è più scampo per nessuno oramai, la crisi mostra sempre più il suo volto vero ed è per questo che abbiamo deciso di attraversare il corteo sindacale della Cgil di Rimini, per contribuire e promuovere la sua realizzazione anche grazie allo spezzone “Uniti per lo sciopero”.
Lo sciopero generale del 6 maggio indetto dalla Cgil, rappresenta, infatti, un’occasione fondamentale per proseguire ed allargare le battaglie degli scorsi mesi ma soprattutto per rilanciarne di nuove. Per queste ragioni ci sarà uno spezzone “uniti per lo sciopero” anche a Rimini, uno spezzone che attraverserà in forma colorata e comunicativa le strade cittadine partendo alle ore 8 dal Centro studi, per raggiungere alle 9.30 il corteo dei lavorati e della lavoratrici all’arco d’augusto. Quel presidio, quella piazza ha bisogno della nostra voce, dalla nostra voglia di cambiamento.
È necessaria una nuova spinta dei movimenti e nuovi voci che attraversino questa giornata di sciopero, per provare ad immaginare e a sperimentare nuove pratiche di lotta in grado di rendere possibile il rifiuto dei ricatti e il blocco, anche solo per un giorno, di quella “fabbrica della precarietà” che ci mette a lavoro senza distribuire la ricchezza che insieme, tutti e tutte, produciamo, come precari/e, stagionali, migranti, studenti/esse, disoccupati/e, operai/e, lavoratori dipendenti o autonomi.
Per queste ragioni a partire dal pomeriggio, articoleremo in città una serie di azioni e picchetti informativi legati ai percorsi che hanno caratterizzate le nostre iniziative negli ultimi anni: dalla lotta allo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali per la promozione di un’idea di turismo come bene comune, alla lotta contro la precarietà e alle sue forme più aggressive.
La giornata si concluderà con una street parade che partirà alle ore 18.00 da piazza tre martiri, una street parade che attraverserà il centro storico della città e che farà sentire la sua voce:
Reddito, diritti, libertà, welfare per tutti e tutte!

Uniti per lo sciopero Rimini
Lab.Paz Project – Collettivo studenti Rimini

Video effettuato dagli attivisti.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social