25 Aprile, "bufera" sul sindaco di Pennabilli: Dem all'attacco, "Serve legge su apologia del fascismo"
Gnassi e Sacchetti (Pd) in difesa del 25 aprile come celebrazione nazionale, con critiche al sindaco Giannini per le sue affermazioni

“Nessuno può oscurare il 25 aprile. È una Festa Nazionale. Nessun atto, atteggiamento, decisione di chiunque potrà togliere all’Italia, ai suoi Comuni la Festa della Liberazione e della Resistenza. Da queste nacque ed esiste l’Italia libera, democratica, antifascista”: così il deputato Dem Andrea Gnassi sulla Festa della Liberazione e sulle parole del sindaco di Pennabilli Mauro Giannini, che alle colonne de Il Resto del Carlino ha detto: “Il 25 aprile è una celebrazione divisiva, da quando sono sindaco io non l’abbiamo mai festeggiato. E mai lo festeggeremo finché sarò in carica”.
Il deputato Dem evidenzia, in risposta: “Fu la lotta della Resistenza che restituì all’Italia e le consentì di riprendersi l’onore per se stessa e di fronte al mondo che il regime fascista le aveva tolto. Un regime che ha portato alla dittatura, all’occupazione nazista, alla guerra e alla rovina il nostro Paese“.
Gnassi ricorda le celebrazioni annuali a Fragheto, “luogo simbolo della follia nazifascista dell’intera Alta Valmarecchia”. “Qui si ritrovano le forze democratiche, i partiti, le associazioni, studenti, cittadini di ogni orientamento politico, insieme alle istituzioni, per scolpire ancora e sempre i valori della libertà e democrazia e per ricordare l’abominio nazifascista che qui trucidò vigliaccamente e per rappresaglia 15 donne, 7 bambini, 6 anziani e due ragazzi oltre agli 8 partigiani fucilati“, prosegue Gnassi, che evidenzia: “Come dice la Costituzione, chi serve le istituzioni le deve servire con disciplina e onore”.
È il preambolo delle accuse rivolte al sindaco Giannini: “Non c’è né onore né disciplina in chi da sindaco o membro delle istituzioni, con atti e parole, non abiura oggi il fascismo e ciò che provocò e prova a negare ciò che non si potrà mai cancellare il 25 Aprile” .
Il deputato Dem rilancia: “Sono maturi i tempi perché tutte le forze politiche democratiche convergano su una nuova legge contro il reato di apologia del fascismo che preveda, tra l’altro, che chi in qualunque modo lo evoca o se ne fa sostenitore debba essere perseguito dalla legge: ancor più se membro delle istituzioni democratiche, che mai possono essere offese e ferite con atti o anche omissioni”.
Oltre a Gnassi, anche il sindaco di Santarcangelo Filippo Sacchetti attacca Giannini: “Di uscite improbabili sono pieni i suoi social e certi interventi pubblici continua a propinarli in una collezione di vergogne da far impallidire, ma se la libertà di pensiero è sacrosanta, è di tutti e lui può continuare a esercitarla è proprio grazie alla Resistenza e a tutto quello che si celebra il 25 aprile: la Liberazione è la festa di ogni cittadino italiano, una celebrazione nazionale, non di qualcuno, e un primo cittadino non dovrebbe poter privarne la sua comunità”.
Rilevato che il vero stupore sia “stupirsi di quelle che non possono neanche più considerarsi provocazioni politiche da chi inneggia la Decima Mas e se la tatua pure“, Sacchetti sollecita un intervento della Prefettura: “Intervenga e adotti gli opportuni provvedimenti richiamando il sindaco ai suoi doveri istituzionali”.