A Riccione c'è il "coprifuoco" musicale, Cna insorge: "Una città turistica non può spegnersi all’una"

Cna Riccione e Cna Provincia di Rimini criticano la decisione di ridurre il tempo per la musica nei locali, fondamentale per l'attrattività turistica

A cura di Redazione
18 aprile 2025 12:28
A Riccione c'è il "coprifuoco" musicale, Cna insorge: "Una città turistica non può spegnersi all’una" - Repertorio
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Cna Riccione e Cna Provincia di Rimini esprimono perplessità dopo la scelta dell’amministrazione comunale della Perla Verde di restringere la finestra temporale in cui suonare musica per l’intrattenimento nei pubblici esercizi: dalle 2.30 si è passati all’una quale limite per lo spegnimento degli impegni (musica di sottofondo fino alle 2).

“La musica, specie in spiaggia, non è rumore: è cultura popolare, è immaginario collettivo, è un elemento distintivo che ha reso le località della Riviera riconoscibili nel mondo”, evidenziano il direttivo di Cna Riccione e la presidenza provinciale di Cna Rimini.

La Perla Verde ha bisogno di vivere la notte, è il concetto evidenziato: di notte c’è sviluppo “per centinaia di imprese, per lavoratori stagionali, per le filiere del food, della logistica, della promozione e del trasporto. Ed è attrattività turistica”. In un momento in cui Riccione vuole recuperare “peso” sul mercato dell’offerta turistica, Cna teme che queste norme finiscano per limitare “una delle componenti più vitali”.

“Una città non può spegnersi quando il sole tramonta – dice il direttivo – Soprattutto se vuole attrarre nuove generazioni ma anche giovani imprenditori e artisti”.

Ma la scelta è stata già presa da parte dell’amministrazione comunale: “Non ha tenuto conto delle nostre osservazioni, ma auspichiamo di poter tornare a discutere, confortarci e correggere in corsa quella che riteniamo una scelta inadatta a Riccione, a un territorio vocato al turismo e all’ospitalità”.

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