A Rimini e Provincia 12.600 unità abitative ed emergenza sfratti: "Troppe mani tese ai proprietari"

Rimini, emergenza casa torna ai primi posti del dibattito pubblico. L'intervento della Cgil

A cura di Riccardo Giannini Redazione
28 gennaio 2025 17:20
A Rimini e Provincia 12.600 unità abitative ed emergenza sfratti: "Troppe mani tese ai proprietari" -
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Sono 12.600 le unità abitative in Provincia di Rimini sfitte.

Il dato è emerso nell’ambito della Commissione consiliare del Comune di Rimini di ieri (27 gennaio) sull’emergenza casa, alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti locali della Cgil.

“Un’imprecisata quantità di proprietari immobiliari decide di non renderle disponibili sul mercato residenziale visti gli eccessivi costi da affrontare. Dal nostro punto di vista questo stock di unità abitative rappresenta l’elemento attraverso il quale si mantiene ingiustificatamente alta la domanda, incidendo così sui costi dell’abitare in affitto e non solo”, attacca la Cgil, che per “sbloccare il mercato” chiede più controlli contro gli affitti in nero e controllare “l’esorbitante numero di comodati e immobili non disponibili”.

Sul tema degli sfratti, nel 2023 sono state 1009 le richieste di esecuzione di questo provvedimento. Dato “non esorbitante se rapportato al numero degli immobili resi disponibili nel solo Comune di Rimini (13.800)”.

“Considerando anche il fatto che i provvedimenti emessi sono stati 147 nel 2023, di cui 112 per morosità o altra causa, mentre i restanti 35 sono imputabili a finita locazione. Va evidenziato inoltre, sempre secondo dati del Ministero dell’Interno, che il numero di esecuzioni e di provvedimenti di sfratto siano in sensibile calo rispetto al 2022“, rileva la Cgil, che chiede un rifinanziamento del Fondo nazionale di sostegno per l’affitto e il Fondo per la morosità incolpevole, “per alleviare il peso degli affitti sulle famiglie in difficoltà”. “Questi fondi dovrebbero essere incrementati fino a raggiungere almeno 900 milioni di euro, per garantire un supporto adeguato”.

“Bene ha fatto l’Assessore Kristian Gianfreda a sottolineare come il Comune abbia stanziato 210.000 euro per chi fatica a pagare l’affitto, anche perchè – sottolinea la Cgil – si tratta di soldi che non restano nelle tasche degli inquilini ma finiscono in quelle dei proprietari”.

“Proprietari che , oltre agli sconti tariffari e fiscali (Imu e Irpef) e contributi a fondo perduto per manutenzione, morosità e spese legali in caso di canone concordato, chiedono che il Comune si faccia carico della spesa per le fideiussioni bancarie che i proprietari stessi richiedono agli affittuari. Ci chiediamo: fino a che punto è possibile tendere la mano alle richieste di chi sceglie legittimamente di trarre un reddito da un immobile?“, attacca la Cgil.

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