A Santa Giustina protesta per i lavori Circonvallazione: rischio di “gravi conseguenze ambientali”

Striscioni contro la bretella viaria: "C’è chi però l’ha voluta

A cura di Redazione
11 marzo 2024 15:55
A Santa Giustina protesta per i lavori Circonvallazione: rischio di “gravi conseguenze ambientali” - Uno degli striscioni sulla via Emilia
Uno degli striscioni sulla via Emilia
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“Lo scempio dei lavori per la Nuova Circonvallazione di Santa Giustina!!! Addio campagna e passeggiate: saremo circondati da strade, noi imprigionati fra via Emilia, Nuova Circonvallazione e autostrada. Ringraziamo il Comune di Rimini, quello di Santarcangelo e il Comitato di Santa Giustina per il regalo!!”. Questo è solo uno degli sfoghi sui social dei cittadini di Santa Giustina che si sono trovati improvvisamente le ruspe al lavoro, intervento che sta interessando, a quanto riportano, anche campi coltivati. Si tratta dei lavori ai sottoservizi per la realizzazione della Nuova Circonvallazione. Tra i bersagli della protesta, figurano i comuni limitrofi di Rimini e Santarcangelo, accusati di non aver sostenuto abbastanza la causa contro la circonvallazione. Tuttavia, la protesta non risparmia nemmeno il Comitato Santa Giustina. Per la realizzazione della circonvallazione si è proceduto ad alcuni espropri, ma coloro che sono stati interessati annunciano proteste, proprio come nel 2010 con “900 firme di cittadini di Santa Giustina, raccolte in un solo mese, per dire no alla Circonvallazione di Santa Giustina, depositate agli atti negli uffici comunali e provinciali”.

Di seguito la nota dell’associazione Vivi Bene di Santa Giustina

Siamo cittadini di Santa Giustina anche noi e prima di noi lo sono stati i nostri genitori e le generazioni precedenti. Da loro abbiamo ereditato le terre che lavoriamo e nelle quali abbiamo deciso di vivere e di far crescere le nostre famiglie.
Campagne, terre e proprietà che ci sono state espropriate per realizzare la “Variante S.S. 9 – Via Emilia”, meglio conosciuta come “Circonvallazione di Santa Giustina”, fortemente voluta da una parte dei cittadini di questo paese per risolvere il problema della via Emilia.
Nessuno vuole negare i problemi legati al traffico di Santa Giustina, ma perché appesantire ancora di più il nostro territorio e circondarlo ulteriormente di smog? Perché condannare il nostro paese ad un’altra colata di cemento che taglia a metà le nostre terre e ci impedisce di viverle? Abbiamo già la via Emilia, 3 linee dell’alta tensione, il biogas, il depuratore che abbiamo dovuto accettare senza possibilità di replica. Ogni lato del paese presenta criticità e per questo vediamo quotidianamente tanti dei nostri compaesani passeggiare in queste zone perché non ci sono a disposizione altre vie per farlo.
In questi giorni sono comparsi su diversi giornali articoli e riferimenti in cui vengono ribaditi solo gli aspetti positivi dell’opera, senza citare minimamente le criticità e i problemi che il passaggio di questa strada creerà a questa zona, a chi ci lavora e a chi ci abita. Vogliamo anche noi dar voce al nostro disagio e disappunto e richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità di Santa Giustina (ci siamo resi conto che non tutti ne sono ancora consapevoli) rispetto a ciò che invece sta succedendo realmente qui e che ci spinge a chiedere a gran voce “Sindaco vieni a vedere!”

In questi anni non abbiamo fatto “rumore”, ma cercato di portare la nostra voce nelle sedi
competenti, con osservazioni concrete e dettate dal buon senso e dalle evidenze, proponendo soluzioni alternative e più sostenibili che fossero valide per tutti i cittadini di Santa Giustina. (Con riferimento al Progetto ECOLIFE, presentato in seconda commissione all’Amministrazione Comunale di Rimini in data 08/05/2015 nella figura del suo presidente Avv. Carla Franchini e consegnato all’attenzione del presidente del Consiglio Comunale Avv. Gallo Vincenzo in data 11/05/2015 con Prot. 100638U.O.099 matr. 5963 – classifica 00100800).
Abbiamo cercato di promuovere un dialogo a partire dalla conoscenza del nostro territorio e dei suoi abitanti, delle loro esigenze e abitudini. (Con riferimento alla presentazione del Progetto ECOLIFE, presentato alla comunità di Santa Giustina in pubblica assemblea negli spazi del quartiere n. 9 nell’Aprile 2015).
Non siamo stati ascoltati su nessuna osservazione e proposta avanzata; è stato deciso di portare avanti sempre e comunque il progetto comunale, che è stato più volte rimaneggiato ed ogni volta peggiorato, delegandone infine la realizzazione ad ANAS: tolti i sottopassi e le rotonde previsti nelle stesure iniziali, lasciando solo una strada ad una corsia per senso di marcia che taglia a metà, devasta, una strada che isola e divide!
Nei vari passaggi di revisione e di consegne tutto si è ridotto ad un progetto che non ha nulla di Ecologico o di Green, come invece viene presentato. Si impiegano 22 milioni di euro per spostare una strada (di fatto pochi metri più in là) che sarà lunga poco più di 2 km ma che ha reso necessario l’esproprio di oltre 64.000 mq, tra cui 50.000 mq di suolo produttivo cementificati, alcune attività agricole azzerate e altre 20 tagliate a metà, alcune abitazioni con la nuova strada a meno di 20 m.
Il paese sarà di fatto tagliato, penalizzando le attività che rimarranno a monte del tracciato (lato Marecchia) visto che non ci sono sottopassi o rotonde che permettono di raggiungere facilmente il centro paese e il cimitero, limitando di fatto i contatti e gli spostamenti a piedi e delle persone che non utilizzano le vetture, come gli anziani, e allungando il percorso a tutte le altre (ovviamente anche nel senso contrario verso il fiume), il tutto a 400mt in linea d’aria dalla nostra scuola elementare, una delle poche a offrire ancora ai bambini uno sguardo sul verde; impedendo agli agricoltori impossibilitati a raggiungere con i mezzi agricoli le parti di terreno tagliate a metà di poterle coltivare e interrompendo infine i percorsi sociali esistenti. Il tutto per spostare il problema senza risolverlo. Ma di questo non parla nessuno! Perché in questo territorio i danni dovrebbero essere diversi dai “gravi danni ambientali irreversibili” di cui si parla invece in riferimento alla SS16? Il nostro appello va anche alle associazioni ambientali: perché la SS 16 NO e la variante SS 9 – Circonvallazione SI? Cosa hanno di diverso queste zone per non meritare nessuna attenzione?
Perché per risolvere un problema ne dobbiamo creare un altro ugualmente grave?
Come cittadini di Santa Giustina, è nostro dovere proporre e chiedere alla nostra amministrazione soluzioni sostenibili per tutti.


Per questo poniamo un’ultima domanda: siamo davvero sicuri di aver fatto tutto il possibile per trovare la soluzione efficace ed efficiente che Santa Giustina attende da anni? O si tratta solo di un “contentino” che è meglio di niente pur sapendo i sacrifici che comporterà?
Per favore, ci rivolgiamo a tutti: non restiamo indifferenti mentre succede tutto questo! Non è questo che ci meritiamo! Sindaco, è importante, vieni a vedere!”

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