Addio a Björn Andrésen, l’eterno Tadzio di Morte a Venezia
Si è spento a 70 anni l’attore svedese che incantò il mondo con la sua bellezza androgina e ispirò anche il volto di Lady Oscar
È morto a 70 anni Björn Andrésen, l’attore svedese divenuto celebre in tutto il mondo per aver interpretato Tadzio in Morte a Venezia di Luchino Visconti. Aveva solo quindici anni quando, nel 1971, apparve sul grande schermo nell’adattamento cinematografico del romanzo di Thomas Mann, incarnando l’ideale di bellezza pura e irraggiungibile che ossessiona il protagonista del film.
Alla première, Visconti lo presentò come “il ragazzo più bello del mondo”, un titolo che lo rese un’icona ma anche una prigione. Andrésen non nascose mai il disagio per quell’etichetta che segnò la sua carriera e la sua vita privata. “Mi sentivo come un animale esotico in gabbia”, raccontò in un’intervista al Guardian nel 2003. Nello stesso colloquio aggiunse che, se potesse, direbbe a Visconti di “andare al diavolo” per averlo esposto in modo tanto violento alla fama e all’idealizzazione.
Oltre al cinema, la figura di Andrésen ha lasciato un’impronta profonda anche nella cultura pop: il suo volto delicato e ambiguo ispirò infatti il design del personaggio di Lady Oscar, protagonista dell’omonimo manga e anime giapponese.
Negli ultimi anni aveva raccontato la sua storia nel documentario The Most Beautiful Boy in the World (2021), in cui ripercorreva il peso di un mito difficile da portare. Con la sua scomparsa si chiude il capitolo di un’icona irripetibile, simbolo di un’epoca in cui bellezza e fragilità si intrecciavano in modo struggente.
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