Aeroporti, sindaco Sadegholvaad "un bel pezzo del nostro futuro transita dalle rotte aeree"

Il sindaco Sadegholvaad parte dalle considerazioni del primo cittadino di Bologna sul "Marconi

A cura di Grazia Antonioli Redazione
25 luglio 2024 12:00
Aeroporti, sindaco Sadegholvaad "un bel pezzo del nostro futuro transita dalle rotte aeree" - ©Riccardo Gallini /GRPhoto
©Riccardo Gallini /GRPhoto
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L’aeroporto servizio “privato” con forte connotazione pubblica. Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad in una nota, interviene in supporto di quanto affermato dal sindaco di Bologna Lepore rispetto ai problemi di gestione del “Marconi”, aggiungendo considerazioni rispetto alla situazione dell’Aeroporto Fellini di Rimini. “All’aumento esponenziale di voli e passeggeri, che- va ribadito- è un bene per tutti, va affiancata una equivalente organizzazione dei servizi a terra.” dice il primo cittadino. Bisogna, dice Sadegholvaad “rendersi conto della centralità dello sviluppo delle infrastrutture aeroportuali per una regione che già oggi viene definita dagli analisti (Financial Times in testa) ‘tra le prime realtà territoriali in Europa per capacità di attrarre investimenti’.”

Di seguito la nota stampa del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad

Personalmente concordo con la netta posizione presa nelle ultime ore dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in ordine ai problemi di gestione, causa sovraffollamento, che si registrano da tempo all’aeroporto ‘Marconi’. Ho avuto modo di provarlo direttamente nei giorni scorsi. All’aumento esponenziale di voli e passeggeri, che- va ribadito- è un bene per tutti, va affiancata una equivalente organizzazione dei servizi a terra. Ed è questo che giustamente Lepore chiede alla società che gestisce lo scalo. Tutto questo accade contestualmente ai problemi registrati dallo scalo di Rimini in ordine allo spostamento su altri aeroporti degli arrivi notturni al ‘Fellini’, per ‘fine orario lavoro’ dei controllori di volo. Due vicende apparentemente slegate ma in realtà collegate. E’ giunto il momento che una politica regionale degli aeroporti, armonica e che valorizzi le destinazioni senza sovrapposizioni o competizione interna, sia messa in posizione alta sull’agenda istituzionale e industriale dell’Emilia Romagna. Senza tornare a soluzioni facili per quanto impossibili, quali compagini societarie uniche o i classici contributi pubblici per unioni o alleanze assortite, occorre prima di tutto rendersi conto della centralità dello sviluppo delle infrastrutture aeroportuali per una regione che già oggi viene definita dagli analisti (Financial Times in testa) ‘tra le prime realtà territoriali in Europa per capacità di attrarre investimenti’. Dai distretti industriali dell’Emilia fino a quello turistico della Romagna, un bel pezzo del nostro futuro transita dalle rotte aeree. Per questo la ricerca del salto di qualità ulteriore e la semplice logica ci indirizzano verso un solo punto: organizzare l’attività degli scali in regione, secondo competenze, caratteristiche territoriali e facendo prevalere una logica di cooperazione per il ‘bene comune’ che in questo caso non può essere altro che benessere e lavoro per fette crescenti della società. Vanno certamente trovati i modi e i percorsi più efficaci per questo, ma se il tempo delle guerre dei cieli è finalmente finito, adesso va organizzato il tempo della pace e deve essere all’altezza delle ambizioni dell’Emilia Romagna. Di fondo va fatta una considerazione: a questo punto, che lo si voglia o no, quello degli aeroporti è a tutti gli effetti un servizio privato con fortissima connotazione pubblica. Direi di partire da questo.

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