Affitti brevi, assessore alle Attività economiche Magrini: “L’ obbligo di registrazione non basta”
“Sanzioni fino a 8.000 euro per i proprietari che omettono di registrarsi”

L’obbligo di registrazione per gli affitti brevi, in vigore dall’1 settembre “non può essere una misura da sola sufficiente” per gestire il fenomeno. I “Comuni dovranno mettere in campo controlli circa il rispetto della nuova misura. Controlli puntuali, volti a verificare l’aderenza alle normative, e, allo stesso tempo, a informare i proprietari di queste prescrizioni, affinché siano al corrente dell’obbligo di registrazione. Ma il tema è molto più articolato e ampio”. Ne è convinto l’assessore alle attività economiche e al bilancio del Comune di Rimini, Juri Magrini che commenta così la nuova misura nazionale nata per garantire trasparenza e regolarità in un settore “che, negli ultimi anni, ha conosciuto una espansione imponente e a tratti fuori controllo”.
Controlli e sanzioni
L’introduzione di sanzioni fino a 8.000 euro per i proprietari che omettono di registrarsi, prosegue, “è un passo necessario per assicurare il rispetto del nuovo quadro normativo nell’ambito del Decreto Anticipi che ha introdotto un codice identificativo nazionale (Cin) per le strutture a locazione breve. Una misura per permettere il regolamentare procedere di questa pratica, e, allo stesso, per avere una fotografia dettagliata sul novero di queste tipologie di affitto, che saranno inserite in una specifica banca dati”. Quello degli affitti brevi, analizza ancora l’assessore riminese “è un tema sul quale serve la massima attenzione per i riflessi che sta avendo sul mercato immobiliare, sul versante turistico e più in generale su quello del tessuto urbano di città grandi e piccole”. Ed è un fenomeno “ancora inedito nelle sue applicazioni ed effetti, ancora difficile da ‘leggere’ anche per le istituzioni centrali e locali”. La scorsa settimana, per esempio, è arrivata la sentenza che ha bocciato un provvedimento restrittivo adottato dal Comune di Firenze “e sono tante le proposte e le iniziative in Italia e nel mondo, gran parte delle quali in ordine sparso”, dice ancora Magrini. Quindi “ribadisco, che cioè che serve è una regolamentazione e non una demonizzazione ideologica. È evidentissimo l’impatto della crescita prorompente degli affitti brevi, così come sono evidentissime le sue storture che ricadono sulla disponibilità di alloggi per i residenti e sui canoni di affitto”. Però, “salta allo stesso tempo agli occhi come sin qui ci si sia mossi a tentoni e con atteggiamenti manichei: o tutto o niente, senza analizzare bene la cosa” conclude l’assessore.
Agenzia DIRE