Alessandro De Santis, l'ex San Marino attende una chiamata: "Pronto a mettermi in gioco"

Alessandro De Santis sull'addio al San Marino: "C'è stato un alone di mistero

A cura di Redazione
08 ottobre 2024 18:00
Alessandro De Santis, l'ex San Marino attende una chiamata: "Pronto a mettermi in gioco" - De Santis con la maglia del San Marino
De Santis con la maglia del San Marino
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Alessandro De Santis è stato protagonista della cavalcata del San Marino, matricola rivelazione del girone D. I Titani hanno conquistato un terzo posto finale, a pari merito con il Corticella, che ha poi avuto la meglio ai playoff. In estate però c’è stata una vera e propria rivoluzione, a partire dall’addio di Cassani in panchina e una rosa completamente rifatta, salvo pochissime eccezioni. De Santis non è stato tra le eccezioni. Classe ’99, una lunga esperienza in categoria, è rimasto svincolato: “In estate diverse squadre si sono fatte avanti. Non per presunzione, ma semplicemente per un discorso di ambizione personale, ho voluto aspettare quella chiamata un po’ più importante che non è arrivata”.

Le offerte interessanti non sono mancante, “ma di società che volevano fare un campionato tranquillo: io dopo le ultime annate positivo volevo una squadra che puntasse a vincere, oppure ai playoff”.

Cresciuto nelle giovanili del Lecce e del Trapani, difensore mancino, De Santis ha totalizzato circa 200 presenze in serie D e può operare sia come centrale a 4 che a 3, oppure come braccetto. Eppure nonostante le sue qualità ed esperienza, è rimasto appiedato:

“Non credo sia un problema di fare spazio agli Under in categoria, li hanno pure ridotti. Io parlerei di disinformazione: gli addetti ai lavori leggono la carta di identità, 25 anni, una fase di mezzo in cui non sei troppo vecchio, né troppo giovane. Io ho sempre giocato come centrale di difesa, sia come Under che come Over, le dimostrazioni della mia forza le ho date nel tempo, sono 7 anni che faccio questa categoria. Ma nel mio ruolo cercano più che altro Over sopra i 30 anni”.

A San Marino un anno fa arrivò su chiamata del direttore sportivo Bollini: “Sì, poi nell’arco di dieci minuti mi chiamarono il mister Cassani e il suo preparatore atletico. Mi fecero tutti un’ottima impressione. Sapevo che il San Marino fosse una neopromossa, mi hanno convinto con il progetto. Si è rivelata un’annata incredibile, personalmente ho fatto bene e ho anche segnato due gol.”

In merito al rapporto con Cassani, De Santis è sincero nel riconoscere che non tutto sia filato liscio: “Sono uno molto passionale, cerco di dare tutto, a volte troppo, per raggiungere un obiettivo. Lui le vedeva magari come delle intromissioni nel suo lavoro. Ma se ho fatto così è perché cercavo di far rendere al meglio il gruppo e la squadra”.

Il ricordo è comunque positivo: “È stato uno dei migliori allenatori che ho avuto, forse si è fatta un’idea sbagliata di quello che potessi essere io”.

In estate Cassani ha lasciato, ma il ds Bollini ha fatto scelte diverse sul mercato, rivoluzionando quasi nella sua interezza la rosa: “Ammetto che ci sia un alone di mistero in tutto questo ci sia, dopo un’annata così non abbiamo ricevuto la chiamata del direttore. Il mister stava andando via, ma se fossero rimasti determinati giocatori potevamo fare qualcosa di importante”.

De Santis prosegue così la propria preparazione personale nell’attesa di una chiamata. Essendo svincolato infatti può aggregarsi a una squadra anche dopo la chiusura del mercato: “A ottobre c’è un po’ di scetticismo, ma io ho dedicato al calcio la mia vita. Sono pronto a rimettermi in gioco. Ma vorrei rimanere in D, mi sono già state offerte delle squadre di Eccellenza, ma io penso di meritarmi la D. Valuto i progetti che possono essere ambiziosi, fatti da società serie”.

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