Alla sbarra i baby killer di Mattia Minguzzi: l’accusa chiede 24 anni a testa
La sentenza è attesa per il 21 ottobre


Nel tribunale di Istanbul si è svolta la quinta udienza del processo per l’omicidio di Mattia Ahmet Minguzzi, il 14enne italo-turco ucciso il 24 gennaio scorso con cinque coltellate durante una lite in un mercatino sul Bosforo. Per la prima volta, i quattro imputati minorenni – due autori materiali e due presunti istigatori, di 15 e 16 anni – si sono trovati insieme in aula.
Il pubblico ministero ha chiesto per tutti il massimo della pena previsto per minori: 24 anni di carcere per omicidio volontario e concorso in omicidio.
Presente in aula anche la famiglia di Mattia: il padre, lo chef misanese Andrea Minguzzi, e la madre, la violoncellista turca Yasemin Minguzzi Akincilar. Quest’ultima, sopraffatta dall’emozione, ha inveito contro gli imputati, venendo poi allontanata. All’esterno del tribunale centinaia di persone hanno manifestato chiedendo giustizia.
La sentenza è attesa per il 21 ottobre, data fissata per la prossima udienza che potrebbe chiudere definitivamente il processo.