All’Auditorium Pina Renzi si alza il sipario: Alessandro Haber apre la nuova stagione teatrale

A Morciano debutta “Volevo essere Marlon Brando”, tra racconto autobiografico, musica e memoria

A cura di Grazia Antonioli Redazione
16 dicembre 2025 10:35
All’Auditorium Pina Renzi si alza il sipario: Alessandro Haber apre la nuova stagione teatrale -
Condividi

Inaugura giovedì 18 dicembre la nuova stagione teatrale dell’Auditorium Pina Renzi di Morciano, un cartellone, curato da ATER Fondazione, che propone sette spettacoli che intrecciano prosa, musica e i nuovi linguaggi della scena contemporanea.

L’apertura è affidata ad Alessandro Haber, con Volevo essere Marlon Brando, tratto dall’omonimo libro autobiografico scritto con Mirko Capozzoli (Baldini&Castoldi). Uno spettacolo intenso e travolgente, sospeso tra confessione e sogno, in cui Haber si racconta mescolando realtà e immaginazione, ironia e malinconia.

Tutto comincia con una voce. Una voce che arriva da lontano, forse dal cielo, forse dalla coscienza. Una chiamata surreale e inaspettata che impone ad Alessandro Haber un conto alla rovescia: una settimana di tempo per fare ordine nella propria vita, nei propri ricordi, nei propri desideri, prima di un appuntamento inevitabile.

È da questo spunto ironico, poetico e profondamente umano che prende vita Volevo essere Marlon Brando. In scena, in un grande “camerino” dell’attore zeppo di ricordi e oggetti della

memoria, una presenza femminile enigmatica e sorprendente, forse angelo, forse specchio, forse coscienza. E poi la musica: musicisti dal vivo e canzoni interpretate da Haber accompagnano e amplificano le emozioni, diventando parte integrante della narrazione. È un viaggio dentro un’esistenza vissuta senza filtri né compromessi: l’infanzia tra Tel Aviv e Verona, gli amori tormentati, gli amici di sempre, le cadute e le rinascite, il mestiere dell’attore vissuto come missione e destino. Un flusso continuo in cui la risata si intreccia alla commozione, dove il dramma abbraccia la leggerezza e ogni parola nasconde una verità condivisa con chi guarda e ascolta.

Il risultato è uno spettacolo libero e indomabile, proprio come il suo protagonista: un attore che si mette in gioco fino in fondo, senza schermi né protezioni in un viaggio teatrale che è anche un atto d’amore per l’arte, per la vita e per il pubblico.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail