Attenzione: questi farmaci potrebbero farti perdere la patente, l'allarme dei medici

Sospensione della patente per chi assume ansiolitici, antidepressivi e sedativi

A cura di Redazione
24 gennaio 2025 17:16
Attenzione: questi farmaci potrebbero farti perdere la patente, l'allarme dei medici - Foto di repertorio
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Il nuovo codice della strada ha introdotto norme che prevedono la sospensione della patente per coloro che risultano positivi ai test antidroga, senza la necessità di dimostrare lo stato di alterazione psicofisica. Questo cambiamento ha suscitato preoccupazioni, in particolare tra i pazienti che assumono ansiolitici, antidepressivi e sedativi su prescrizione medica.

Secondo il nuovo regolamento, la patente può essere ritirata immediatamente dopo un test salivare positivo. Solo successivamente, se le analisi di laboratorio sul campione di saliva non confermano la presenza di sostanze stupefacenti, la patente può essere restituita. Questa procedura intende semplificare il processo, ma ha sollevato questioni di giustizia e appropriatezza per i pazienti in cura con farmaci psicotropi.

Come riporta Open, la Società Italiana di Psichiatria ha evidenziato che il nuovo codice della strada non tiene conto delle prescrizioni mediche. Circa 8 mila psichiatri italiani hanno chiesto al ministero dei Trasporti di modificare il testo per evitare discriminazioni contro i pazienti che assumono farmaci per ansia, epilessia e altre condizioni mentali. Anche la Società Italiana di Tossicologia e la Società Italiana di Farmacologia hanno espresso simili preoccupazioni.

L’associazione dei psichiatri ha sottolineato che antidepressivi, ansiolitici e ipnoinducenti non dovrebbero essere considerati alla stregua di sostanze stupefacenti. Tali farmaci sono fondamentali per la cura di patologie mentali e la possibilità di sospensione della patente potrebbe dissuadere i pazienti dal seguirne il trattamento, con conseguenze negative sulla loro salute.

Richieste di modifiche: il vicepresidente dell’Ordine nazionale dei Medici, Giovanni Leoni, ha suggerito l’introduzione di deroghe specifiche per i pazienti in cura con farmaci prescritti. Egli ha avvertito del rischio che i pazienti possano interrompere le cure per evitare problemi con la patente, specialmente se devono utilizzare l’auto per lavoro.

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