"Booliron" approda a Torino: la storia dell’Hip Hop romagnolo al Seeyousound Festival
Il documentario “Booliron” esplora l'evoluzione dell'Hip Hop nella Riviera Romagnola


Dopo le proiezioni in anteprima nazionale (Bellaria Film Festival e Rimini) e le tappe (fra le altre) a Roma, Milano e a Visioni Italiane di Bologna, il documentario “Booliron”, che racconta la storia dell’Hip Hop nato nella Riviera Romagnola, arriva ora a Torino nell’ambito del prestigioso Seeyousound International Music Film Festival.
La proiezione prevista per domenica 23 febbraio presso la Sala 1 Cabiria a partire dalle ore 18:00, sarà seguita dal live di Tormento (uno dei protagonisti di Booliron e fresco partecipante all’ultima edizione del Festival di Sanremo insieme a Shablo e Guè Pequeno) e DJ Mastafive (Info & Tickets).
Prodotto da Flash Future, con il sostegno di MIC, Emilia-Romagna Film Commission, Film Commission Torino Piemonte e in collaborazione con Rete DOC, “Booliron” vede la regia di Francesco “Kambo” Figliola (fondatore, tra le altre cose, della band Funk Rimini), la sceneggiatura dello stesso Figliola insieme ad uno dei pionieri della scena romagnola Stefano “Word” Serio e le testimonianze di diversi artisti: da Tormento a Double S, dai Colle der Fomento a Polo Mc, da Piotta a Esa, da Master Freez a Moder.
La Riviera Romagnola è la culla che negli anni ha ospitato contaminazioni di vario genere: nel dopoguerra gli americani e gli inglesi ballavano nei club insieme a tedeschi, che fino a qualche anno prima, erano avversari nel conflitto mondiale.
Più avanti, negli Anni ’80-’90, il territorio e la società ha abbracciato giovani artisti provenienti dalle scene Hip Hop di Torino, Milano, Roma, Bologna, Napoli e che negli anni a seguire avrebbero ispirato, influenzato con una forte accelerazione l’arte, la musica, la danza e la cultura più innovativa in Italia.
Le voci corali di esperti, musicisti, artisti, produttori, curatori e ex direttore artistici, per la prima volta tutti insieme, danno un quadro completo degli Anni ’80-’90 in Riviera Romagnola, luogo unico in Italia, in cui si è contaminata la cultura underground, fondendosi e trovando nei medesimi locali trendy vacanzieri nuovi spazi espressivi. Il film è una vera e propria “Bibbia audiovisiva” che attinge a materiale proveniente da oltre 10 archivi privati e pubblici, portando al grande pubblico fonti, riviste, articoli, fotografie e video in gran parte inediti.
Il visual artwork a cura dell’artista italiano Eron insieme a Thinkers Company © è composto dall’immagine simbolica del grattacielo come fosse un innesto della città di New York piantato sul suolo di Rimini per far germogliare concettualmente nuove piante, fiori e frutti della cultura hip hop underground.
Il treno in arrivo da tutte le parti d’Europa che permetteva le connessioni tramite la rete ferroviaria prima della rete internet.
Il cartello segnaletico kRimini che esprime ironicamente quello che negli Anni ’90 i benpensanti attribuivano agli atti compiuti dai graffiti writers, ai testi dei rappers e al mondo hip hop underground senza intuire che sarebbero diventate vere e proprie forme di ricerca e arte contemporanea in continua evoluzione oggi diventate patrimonio artistico e tutelate dall’Unesco e dai Beni Artistici e Culturali. L’immagine giusta per rappresentare il fermento creativo e culturale che stava crescendo in riviera in quel periodo.