Calcio RSM, mister Berardi (Tre Penne): 'Non sono un razzista, reazione innescata da un momento concitato del match'

'Esprimo il mio disappunto per l'atteggiamento arrogante dell'arbitro nei confronti dei miei giocatori in diverse occasioni durante la partita'

A cura di Redazione
14 febbraio 2025 17:15
Calcio RSM, mister Berardi (Tre Penne): 'Non sono un razzista, reazione innescata da un momento concitato del match' - Il tecnico del Cosmos Nicola Berardi
Il tecnico del Cosmos Nicola Berardi
Condividi

La Società Polisportiva Tre Penne e l’allenatore Nicola Berardi intendono esprimere definitivamente dei chiarimenti circa le notizie circolate su alcuni quotidiani locali in merito alla squalifica del tecnico per “comportamento discriminatorio nei confronti dell’arbitro mentre usciva dal campo”, episodio avvenuto durante la partita Tre Penne-Cailungo valevole per la 20a giornata di Campionato Sammarinese. 

La Società, consapevole della gravità e della spiacevolezza dell’accaduto, ribadisce le sue scuse, condannando qualsiasi forma di discriminazione. Quanto avvenuto non è stato in linea con i valori di inclusione, rispetto e di pari opportunità che il nostro club si impegna a promuovere.

A prendere la parola è anche l’allenatore del Tre Penne, che commenta così la vicenda. “Intendo chiedere scusa sia all’arbitro che a tutto il settore arbitrale sammarinese per quello che è accaduto. Ritengo che l’offesa sia assolutamente sbagliata nei termini espressi, il commento è avvenuto in un momento di tensione agonistica che ha portato a offendere l’arbitro pur non avendo nessuna intenzione discriminatoria. Non mi ritengo un razzista e non lo sono mai stato in vita mia. Desidero chiarire che la mia reazione è stata innescata da un momento concitato della partita, durante il quale anche i miei giocatori sono stati oggetto di ripetute sanzioni e richiami da parte dell’arbitro, spesso accompagnati da un atteggiamento che ho percepito come provocatorio. Ci tengo a precisare che la mia intenzione non era in alcun modo quella di offendere o discriminare in base all’origine o etnia.

Infine, desidero sottolineare che ho sempre avuto un profondo rispetto per gli arbitri, come dimostra il mio comportamento in campo. Tuttavia, non posso fare a meno di esprimere il mio disappunto per l’atteggiamento arrogante che l’arbitro ha avuto nei confronti dei miei giocatori in diverse occasioni durante la partita”.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social