Capodanno di sangue a Villa Verucchio, un altro testimone: "Se fosse stato tra la folla, sarebbe stato un disastro"

Un'altra testimonianza degli accoltellamenti di Villa Verucchio: "Ha smesso di inseguirci quando abbiamo attraversato la strada

A cura di Redazione
01 gennaio 2025 12:13
Capodanno di sangue a Villa Verucchio, un altro testimone: "Se fosse stato tra la folla, sarebbe stato un disastro" -
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“Ci seguiva con il coltello in mano, ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. Noi scappavamo e lui dietro che ci inseguiva. Siamo corsi verso la piazza ma poi abbiamo attraversato la strada per tornare indietro non volevamo che ci seguisse tra la folla, sarebbe stato un disastro“.

Sono le parole riportate dall’Ansa di un 18enne: sguardo spaventato dietro agli occhiali da vista, racconta l’aggressione a colpi di coltello vicino ai festeggiamenti in piazza per il Capodanno a Villa Verucchio. L’aggressore è stato poi raggiunto da un colpo di pistola sparato da un carabiniere anche lui oggetto di un tentativo di aggressione.

Il testimone racconta che era da poco passata la mezzanotte di un ultimo dell’anno che ricorderà per tutta la vita. Era al sicuro con i suoi genitori sul marciapiede della Marecchiese, la via principale che collega Rimini con l’entroterra.

Il primo ad essere accoltellato è stato un nostro amico – racconta -. Era al distributore delle sigarette, verso le 22.30, e noi altri eravamo tutti insieme in una casa di un altro ragazzo per il cenone. Ci ha chiamato un amico e ci ha detto cosa era successo, allora siamo scesi in strada per aiutarlo e il tipo ha cominciato ad inseguirci. Non ci mollava più e ha ferito un altro mio amico alla pancia. Ha smesso solo quando abbiamo attraversato la strada”.

La ricostruzione dei fatti è al vaglio della magistratura, ma secondo alcuni testimoni pare che l’egiziano prima di colpire il 18enne al distributore e poi l’amico mentre scappavano, abbia aggredito, senza ferirlo, un uomo ad un bancomat.

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