Clima 2040, in Ue si cerca il compromesso: possibile revisione del target ogni due anni
La presidenza danese propone maggiore flessibilità sulla riduzione delle emissioni: Bruxelles potrebbe rivedere il taglio del 90% entro il 2040 in base ai progressi e ai dati aggiornati
L’Unione Europea è alla ricerca di un compromesso sul nuovo obiettivo climatico intermedio al 2040. Secondo una bozza di testo diffusa dalla presidenza danese del Consiglio Ue, la Commissione Europea dovrebbe rivalutare ogni due anni la traiettoria di riduzione delle emissioni di gas serra, attualmente fissata a un taglio del 90% rispetto ai livelli del 1990.
La proposta introduce un margine di flessibilità che consentirebbe a Bruxelles di “rivedere, se necessario”, l’intero target climatico, in base all’evoluzione dei dati scientifici, economici e tecnologici. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra l’ambizione ambientale e la sostenibilità industriale, in un momento in cui diversi Stati membri chiedono di tener conto delle difficoltà legate alla transizione verde.
Il documento sarà discusso nei prossimi giorni dagli ambasciatori dei Paesi membri, con l’intento di preparare il terreno a un accordo politico in vista del Consiglio Ambiente del 4 novembre.
La proposta danese mira a superare le divergenze tra i Paesi che chiedono di mantenere alta l’ambizione climatica e quelli che invocano maggiore gradualità, per evitare impatti negativi sulla competitività e sull’occupazione. L’esito del negoziato determinerà il passo con cui l’Europa si avvicinerà alla neutralità climatica fissata per il 2050.
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