Coldiretti Rimini: “Inaccettabile una presidenza Gal senza rappresentanza agricola”

L’organizzazione contesta la nomina di Patrizia Rinaldis e chiede un ripensamento: “Il Gal deve restare legato allo sviluppo rurale”

A cura di Redazione
30 giugno 2025 11:07
Coldiretti Rimini: “Inaccettabile una presidenza Gal senza rappresentanza agricola” -
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Coldiretti Rimini esprime forte rammarico per la nomina della nuova presidenza del Gal Valli del Marecchia e del Conca, assegnata alla Dott.ssa Patrizia Rinaldis, figura autorevole del settore turistico. Pur rispettandone il profilo, l’organizzazione agricola contesta che la guida del Gal venga sottratta al mondo agricolo, nonostante le risorse derivino dal Programma di Sviluppo Rurale, destinato proprio alle imprese e ai territori rurali. Coldiretti denuncia il rischio di snaturare il ruolo del Gal  e chiede un ripensamento, auspicando il ritorno a una governance che rispecchi le reali finalità del progetto e garantisca centralità alla rappresentanza agricola. 

La nota stampa di Coldiretti Rimini


Coldiretti Rimini esprime profondo rammarico per la modalità con cui è avvenuta la nomina della nuova Presidenza del Gal Valli del Marecchia e del Conca. Con il massimo rispetto per la persona della Dott.ssa Patrizia Rinaldis, la cui esperienza nel mondo turistico è nota e consolidata, riteniamo inaccettabile che la guida del Gal venga sottratta alle rappresentanze agricole, proprio nel momento in cui è determinante lo sviluppo dell’entroterra.

Le risorse gestite dal Gal provengono dal Psr – Programma di Sviluppo Rurale, uno strumento destinato alle imprese agricole e allo sviluppo sostenibile delle aree rurali. È dunque paradossale che la Presidenza non sia espressione del settore agricolo.

Questa situazione ci riporta indietro al 2015, quando Coldiretti Rimini fu duramente attaccata per aver scelto per protesta di non far parte del parteneriato del Gal in quanto le parti coinvolte e la politica avevano deciso che non fosse previsto nel costituendo Gal  un ambito tematico dedicato al settore agricolo. All’epoca, fu solo grazie all’intervento della Regione Emilia-Romagna che si riuscì a correggere la rotta e a dare dignità e spazio alla componente agricola all’interno del Gal.

Ci domandiamo se, ancora una volta, sarà necessario un intervento istituzionale esterno per ristabilire un equilibrio che dovrebbe essere naturale, data la finalità stessa del Gal.

Sottrarre la governance del Gal al mondo agricolo significa snaturare la funzione per cui è stato creato e rischia di trasformarlo in uno strumento estraneo agli interessi delle comunità rurali – afferma il Presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini Palazzi - lo sviluppo dell’entroterra non può essere visto solo come un’estensione turistica della costa: va sostenuto nella sua specificità produttiva, sociale e ambientale.

Coldiretti Rimini chiede con forza un ripensamento e ribadisce la propria disponibilità al dialogo, ma anche la necessità che la rappresentanza agricola torni centrale nelle scelte strategiche per il territorio.

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