Concessioni balneari, Croatti M5S: il dialogo con l'Unione Europea è una "presa in giro"
La mappatura è una farsa, una scure sui nostri balneari

Il “logoro ritornello del dialogo” con l’Europa e la scarsità di risorsa in materia di concessioni demaniali marittime non convincono il Movimento 5 Stelle. Per il senatore riminese Marco Croatti il governo “da molti mesi non fa assolutamente nulla per dare un futuro al turismo balneare – come riporta la DIRE -. Sta affossando un intero comparto”. Infatti, argomenta il pentastellato, da un lato “in questa situazione di incertezza nessun concessionario farà mai alcun investimento, nemmeno piccolo, per rendere più competitiva l’offerta turistica balneare ma solo ordinaria manutenzione”. Dall’altro “l’Europa si è già espressa con grande chiarezza e ha rispedito al mittente la mappatura farsa del governo” e “la teoria della non scarsità di risorsa, una vera presa in giro per l’intelligenza dei cittadini”. Insomma, prosegue Croatti, “la difesa corporativa ad oltranza di privilegi feudali si sta abbattendo come una scure sul futuro delle nostre località balneari e l’aver buttato a mare la nostra proposta di riforma del 2022 ha impedito che partissero subito evidenze pubbliche aperte e trasparenti”. La stagione estiva è alle porte e gli attuali concessionari iniziano a lavorare in spiaggia “senza nemmeno sapere se dispongono di titoli legittimi per farlo”, date le sentenze contro le proroghe generalizzate al 2024. Una situazione, conclude Croatti, “paradossale, gravissima ed estremamente penalizzante causata da un governo di irresponsabili”.