Controlli nel settore sanitario: lavoratori autonomi sulla carta, ma dipendenti sfruttati
Sanzioni per 20mila euro e diffida da un milione e mezzo per mancato versamento contributi

Sotto il mirino dei militari dei Carabinieri, Nucleo Tutela Lavoro, sono finite le aziende ospedaliere private e le residenze sanitarie per anziani: durante un’ispezione ad una residenza sanitaria per anziani nella provincia di Rimini, si sono evidenziate numerose irregolarità legate all’occupazione dei lavoratori.
Tra le violazioni riscontrate, una delle più rilevanti è stata la presenza di 21 lavoratori, formalmente classificati come autonomi ma, nella pratica, operanti come dipendenti a tutti gli effetti. Questi dipendenti apparentemente autonomi erano soggetti a vincoli d’orario e inseriti funzionalmente nell’organigramma aziendale, senza alcuna forma di autonomia reale.
E’ stata contestata l’omissione della comunicazione di assunzione come lavoratori subordinati al centro per l’impiego competente. Questo errore amministrativo non solo ha privato i lavoratori dei loro diritti, ma ha anche contribuito a creare un ambiente lavorativo precario e insicuro. Le sanzioni comminate all’azienda, ammontanti a circa 20.000 euro, riflettono la serietà delle violazioni riscontrate. Tuttavia, è altrettanto significativo il valore della diffida al versamento dei contributi previdenziali non effettuati nei confronti dei lavoratori impiegati irregolarmente, per un totale di 1.600.000 euro.