Convito delle stagioni: Antonio Prete in dialogo con Luca Cesari a Rimini
Appuntamento venerdì 3 ottobre

Libri da queste parti: venerdì 3 ottobre presso la Biblioteca Gambalunga Antonio Prete, tra i maggiori saggisti e poeti italiani, con il suo nuovo libro Convito delle stagioni invita a un dialogo lirico e filosofico sul tempo, la natura e le stagioni della vita. A conversare con lui, Domenico Pazzini e Luca Cesari
In questa raccolta la scrittura di Prete si fa al tempo stesso riflessione e canto, muovendosi tra pensiero e poesia. La natura – vegetale, animale, astrale – è narrata nelle sue metamorfosi di colori, suoni e profumi; il tempo, «che è lampo di presenza e stilla | d’accaduto», trova nei ritmi e nei suoni della lingua un momento di sospensione in cui il passato si intreccia al presente.
Il trascolorare delle stagioni, la fugace apparizione di un animale selvatico, un volto amato, una notte stellata: sono immagini che la poesia di Prete trasfigura in esperienza essenziale, accogliendo nel fulgore del visibile e nella lotta dei ricordi contro l’oblio il silenzio del cosmo, «sul cui confine il tempo non è più tempo».
Con Convito delle stagioni, pubblicato nella collana «Bianca» di Einaudi, Antonio Prete conferma l’eleganza di una scrittura che unisce rigore critico e grazia poetica. Un’opera che si nutre di ispirazioni dantesche e leopardiane, ma che dialoga con molte altre voci della tradizione, ponendo al centro la necessità della parola poetica: resistere al silenzio, interrogare il nulla, illuminare l’effimero esistere umano.
Un’occasione preziosa per incontrare un autore che, con grazia e profondità, continua a dare voce a una poesia capace di custodire la memoria e di illuminare il presente.
Antonio Prete è francesista, critico letterario, poeta e traduttore. Ha insegnato Letteratura comparata all’Università di Siena, dove ha diretto a lungo il Dottorato di Comparatistica. Ha tenuto corsi e conferenze in numerose università europee e americane, tra cui Collège de France, Harvard, Yale e Brown.
Fondatore e direttore della rivista “Il gallo silvestre” (1989-2004), ha collaborato a molte testate italiane e internazionali. È membro del Comitato scientifico del Centro Studi Leopardiani ed è considerato uno dei massimi studiosi di Leopardi e Baudelaire. Saggista, ha indagato il linguaggio poetico, la traduzione e le passioni (tra i suoi libri Nostalgia, Trattato della lontananza, Compassione, Il cielo nascosto, Carte d’amore). Tra le pubblicazioni poetiche ricordiamo: Menhir, Se la pietra fiorisce, Tutto è sempre ora. Ha tradotto in italiano vari autori, tra cui Baudelaire (I fiori del male), Celan, Jabès, Dickinson, Rilke e Neruda. I suoi scritti sono stati tradotti in più lingue. Tra i numerosi riconoscimenti, il Premio Marazza per la traduzione (1997), il Premio Vittorini (2003), il Premio Mondello (2017), il Premio La Ginestra (2013), fino ai recenti premi alla carriera (2024-2025).
Domenico Pazzini, dottore di ricerca in storia religiosa, è membro del Gruppo Italiano di Ricerca su Origene e la Tradizione Alessandrina è autore di numerosi studi di patrologia greca.
Luca Cesari, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, si occupa di estetica, critica e poetica tra Romanticismo e Novecento. Ha curato edizioni di riferimento, tra cui gli scritti di Francesco Arcangeli, Gillo Dorfles e Tonino Guerra, e collabora con la rivista “Estetica. Studi e ricerche”.
Ingresso libero
Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704488 | e-mail: [email protected]