Criminalità cinese, maxi operazione in Italia: colpita anche Forlì-Cesena

Tredici arresti e sequestri in 24 province: nella rete anche la Romagna. Smantellate reti legate a droga, prostituzione e riciclaggio di denaro con metodi violenti e organizzazione mafiosa

A cura di Redazione
04 agosto 2025 09:21
Criminalità cinese, maxi operazione in Italia: colpita anche Forlì-Cesena - Repertorio
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Un'ampia operazione della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio centrale operativo, ha colpito duramente la criminalità cinese diffusa sul territorio nazionale, con azioni mirate anche nella provincia di Forlì-Cesena. L’intervento ha portato a 13 arresti, 31 persone denunciate e sanzioni per oltre 73mila euro, con il sequestro di 22.825 euro in contanti.

La provincia di Forlì-Cesena ha preso parte all’operazione "ad alto impatto", insieme ad altre 23 province italiane, attraverso l’attività della Squadra Mobile. L’obiettivo era colpire una rete criminale responsabile di gravi reati: dall'immigrazione clandestina allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, dalla detenzione di armi al traffico di stupefacenti.

Uno degli elementi centrali dell’inchiesta è il sistema hawala, un metodo di trasferimento illecito di denaro che permette di movimentare ingenti somme a livello internazionale, aggirando i controlli bancari. Tale sistema è spesso utilizzato per finanziare traffici di droga, migranti e riciclaggio.

Le indagini hanno evidenziato la presenza di gruppi cinesi fortemente radicati, spesso composti da connazionali legati da rapporti familiari. Si tratta di organizzazioni strutturate, dotate anche di un’“ala armata”, che fanno uso sistematico dell’intimidazione e della violenza per controllare il territorio e i propri affari.

In totale sono stati sequestrati 550 grammi di shaboo, una droga sintetica molto pericolosa, pari a circa 5.500 dosi. Tra i reati contestati agli arrestati figurano anche sfruttamento della prostituzione, traffico di stupefacenti, estorsione e rapina aggravata.

L'operazione conferma la necessità di un controllo costante sul territorio, anche in aree come quella di Forlì-Cesena, dove le attività criminali possono radicarsi in modo silenzioso ma estremamente pericoloso.

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