Cuori randagi: "Ecco il corso per accudire i gattini abbandonati: così riduciamo la mortalità"

Un corso gratuito per accudire gattini abbandonati è in programma il 28 marzo a Santarcangelo: organizzano Cuori Randagi e la coop Cento Fiori

A cura di Riccardo Giannini Redazione
25 marzo 2025 12:45
Cuori randagi: "Ecco il corso per accudire i gattini abbandonati: così riduciamo la mortalità" - Gatti REPERTORIO
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L’associazione Cuori Randagi OdV e la Cooperativa Centro Fiori del Canile di Rimini, con il patrocinio del Comune di Santarcangelo, organizzano un corso per l’allattamento e accudimento dei cuccioli di gatto trovati abbandonati. La location scelta è quella della biblioteca Baldini di Santarcangelo

La relatrice, venerdì 28 marzo alle 20.30, sarà il medico veterinario Roberta Gai.

Il corso è gratuito ed aperto per un massimo di n° 50 persone. Per partecipare si chiede di confermare la propria adesione alla seguente email: [email protected]

“Nonostante si cerchi di sensibilizzare la cittadinanza a sterilizzare i propri animali, troppo spesso ci troviamo di fronte ad abbandoni di piccoli non ancora svezzati, che devono essere allattati e accuditi totalmente”, spiegano le volontarie dell’associazione Cuori Randagi.

“Il corso di balia per gatti, organizzato anni fa ha sensibilizzato e permesso l’avvicinamento di molti cittadini alle associazioni di volontariato e al canile, offrendo il loro aiuto concreto o rendendosi di supporto alla spiacevole tematica dei gattini abbandonati. Tanto è vero che circa il 70% dei partecipanti al corso si è reso disponibile alla cura dei cuccioli abbandonati e al loro allattamento“, evidenziano dall’associazione.

Questo ha permesso di abbassare in maniera ragguardevole il tasso di mortalità dei cuccioli di gatto portati in canile, scongiurando la gastroenterite che è spesso fatale. “Oltre all’allattamento dei piccoli neonati – spiegano dalla Cuori Randagi – c’è anche l’accudimento dei gattini già svezzati o in fase di svezzamento, che restando in canile possono prendere tante malattie (è un po’ come per i bambini all’asilo, si passano il raffreddore l’uno con altro)”.

L’obiettivo del corso è anche quello di aprire il canile alla cittadinanza, “in modo che siano gli stessi cittadini, con la loro collaborazione, a far sì che il servizio sia sempre migliore, nell’interesse della comunità degli animali”.

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