Da Masterchef al Caffè del Porto: il locale riccionese ingaggia Cosimo Milanese

Cosimo Milanese, premio "5 Stelle d’oro della cucina", curerà la parte cucina del Caffè del Porto

A cura di Redazione
17 giugno 2025 12:38
Da Masterchef al Caffè del Porto: il locale riccionese ingaggia Cosimo Milanese - Cosimo Milanese
Cosimo Milanese
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Sarà il Masterchef Cosimo Milanese, Premio “5 Stelle d’oro della cucina” dell’Associazione Italiana Cuochi, a curare l’offerta culinaria del Caffè del Porto, lo storico locale di Riccione che, ormai un mese fa, ha riacceso la sua insegna sul lungomare D’Annunzio. 

Una scelta di qualità per la famiglia Urbinati, spiegano i titolari del locale: "Alla tradizionale offerta di drink e cocktail, abbiamo voluto abbinare una proposta gastronomica di altissimo livello, reclutando lo chef che, lo scorso anno, trascinò l’Emilia Romagna al successo ai Campionati Italiani AIC di Firenze". 

Proprio quest’anno, Cosimo Milanese ha partecipato ad un prestigioso Master ottenendo la qualifica in Food&Beverage manager: “Ci serviva un nome di esperienza - spiegano dalla famiglia Urbinati - e, tra tanti candidati, dovendo costruire da zero una nuova squadra, Cosimo ci è sembrato il professionista più adatto e referenziato”.  

“Abbiamo voluto dare un tocco di qualità alla nostra proposta drink & food - spiega Milanese - perchè il Caffè del Porto ha una clientela esigente che si aspetta sempre qualcosa in più. Del resto, il tempo delle olive e delle patatine è finito: oggi anche chi sorseggia un semplice drink si aspetta di avere un tagliere o comunque del finger food di buona qualità”. 

“Il Caffè del Porto - prosegue lo chef - è un locale con tante identità: si può venire da noi per sorseggiare un semplice caffè al bancone, ma anche per pranzare o cenare con una proposta light. Quindi, dalla tartare ai carpacci, dai piatti freddi alle pokè hawaiane, abbiamo selezionato una serie di pietanze innovative create con materie prime stagionali e a km 0’".

"Essendo in Romagna proporremo - aggiunge - anche i prodotti della nostra tradizionale, come ad esempio la piadina che, per storia e cultura, rappresenta la nostra identità. Avremo piatti semplici ma, nello stesso tempo, tecnici e ricercati per offrire a chi viene a trovarci qualcosa di diverso ma anche di rappresentativo del nostro territorio”.

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