Ex frontalieri pensionati, "salasso fiscale, pagano tasse in 2 Stati": Croatti a confronto con il Comites
Il Senatore Croatti coinvolto su alcune criticità riguardanti la cittadinanza italiana e la doppia imposizione per pensionati a San Marino.

Lunedì scorso il Senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti è stato ospite del Comites San Marino presso la sede di via Maestri Comacini a San Marino Città. Ad accoglierlo in sede una delegazione del comitato degli italiani all’estero composta per l’occasione dal Presidente Alessandro Amadei e dal membro dell’Esecutivo Marina Rossi.
Al centro del confronto il tema della rinuncia alla cittadinanza italiana per i residenti in territori stranieri.
La Legge 5 febbraio 1992 numero 91, ha spiegato il Presidente Alessandro Amadei, consente di conservare la cittadinanza italiana nel caso si sia già in possesso di una legge straniera.
“Il problema per gli italiani residenti all’estero – spiega Amadei – sorge quando accordi internazionali o norme statali straniere impongono a coloro che richiedono la cittadinanza del paese di residenza di rinunciare alla cittadinanza di origine, in quanto tutto accade di fronte al silenzio dello Stato italiano che rimane totalmente indifferente alla dolorosa perdita che un proprio cittadino subisce”.
Così come accade nel caso degli italiani residenti a San Marino che acquistano volontariamente la cittadinanza sammarinese perdendo quella italiana.
A Croatti il Presidente del Comites ha chiesto così di mettere in campo “le opportune iniziative per il riacquisto della cittadinanza italiana da parte di coloro che l’hanno persa all’estero”.
Fari puntati anche sul problema della doppia imposizione a carico dei pensionati ex frontalieri, ovvero “sul salasso fiscale che si è abbattuto su quei lavoratori che dopo una vita di lavoro sul Titano, si trovano a dovere pagare le tasse in due Stati, nonostante Italia e San Marino abbiano sottoscritto una Convenzione contro le doppie imposizioni nel 2014 che prevede che le pensioni debbano essere tassate solo in uno Stato”.
Al termine dell’incontro è stato rivolto un pensiero anche ai soggiornanti a San Marino in particolare ai possessori di permesso per ricongiungimento familiare o per convivenza more uxorio, i quali sono privi di diritti, come quello all’assistenza sanitaria.