Finisce l’incubo dei due rapinatori seriali di Marina Centro: “ripulivano” i turisti attaccandoli di sorpresa
Uno dei due si trovava già in carcere, il secondo lo ha raggiunto dopo le indagini

Sono finiti in manette due cittadini peruviani, ritenuti responsabili di almeno sette episodi di furti con strappo e rapine avvenuti a Rimini tra maggio e luglio 2024. L’operazione è il risultato di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile, che ha ricostruito il modus operandi dei due grazie a testimonianze, analisi di immagini di videosorveglianza e localizzazioni nei luoghi dei crimini.
I due, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si muovevano nelle zone turistiche di Marina Centro e lungo il lungomare riminese, approfittando della presenza dei turisti. I malviventi attaccavano le loro vittime di sorpresa, strappando catenine d’oro e altri oggetti preziosi prima di fuggire a bordo di biciclette.
Le autorità investigative hanno descritto i due come “predatori seriali” che, in pieno giorno, seguivano le loro vittime per chilometri prima di agire, scegliendo il momento giusto per colpire. Pertanto il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero di emettere provvedimenti restrittivi, riconoscendo la pericolosità dei due.
Uno dei due indagati era già stato arrestato lo scorso 30 agosto, a seguito di una violenta rapina nei confronti di un anziano di 88 anni, avvenuta nelle vicinanze dell’abitazione della vittima. Gli agenti della Squadra Mobile avevano subito riconosciuto lo stile dell’aggressione, collegandolo agli episodi precedenti. Dopo alcune ore di ricerche, l’uomo era stato rintracciato mentre cercava rifugio da un connazionale, arrestato e condotto in carcere.
Il secondo sospettato è stato arrestato dopo un lungo pedinamento di una persona a lui vicina, che ha permesso agli agenti di localizzarlo e catturarlo. Anche lui è stato trasferito ai “Casetti”, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Questa mattina (lunedì 9 settembre) i due indagati, difesi dal giovane avvocato Andrea Guidi, sono stati sentiti per l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.