Gal, ambientalisti contro le nomine: "C'è anche il sindaco del pollificio Fileni"
Le associazioni denunciano "scelte imposte con logiche politiche opache"

La associazioni ambientaliste intervengono sul tema delle dimissioni di Riccardo Santolini dalla Consulta del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello. Gesto non simbolico, ma a denuncia, evidenziano le associazioni, "di una deriva gestionale che sta svuotando il territorio della valle delle sue vocazioni originarie ed il Parco della sua essenza: un presidio imprescindibile per la salvaguardia ambientale e culturale". È una frattura "profonda che solleva interrogativi inquietanti sul metodo e sugli obiettivi con i quali si stanno amministrando il territorio e le sue risorse".
Gli ambientalisti criticano quindi le nomine del Gal e la composizione del nuovo direttivo: "Ciò pone seri dubbi sulle capacità di risposta a queste stesse necessità da parte della nuova giunta, che proprio per queste ragioni fin da subito ha perso, per dimissioni, Andrea Zanzini, il componente indicato dalla Camera di Commercio della Romagna".E per il Parco, in seno al Gal, "è stato designato come rappresentante il sindaco di Maiolo, che non ha certo espresso sensibilità verso l’ambiente e la salute della Valle, dei suoi abitanti e fruitori, ignorando le oltre 80.000 firme di cittadini messe per il no al pollificio Fileni da oltre 650.000 polli anno".
"Se questa è la situazione ci si chiede allora quale sia la visione delle istituzioni per la Valmarecchia, inclusi il patrimonio di biodiversità presente ed il Parco, fornitore di acqua a tutta la Riviera", attaccano gli ambientalisti, stanchi di scelte "imposte senza condivisione, con logiche politiche opache che escludono le reali competenze e rischiano di vanificare anni di impegno e sacrifici dedicati alla tutela e valorizzazione del territorio".
Viene così chiesto un cambio di rotta radicale:"servono trasparenza, ascolto autentico e responsabilità concreta. La Valmarecchia e il suo Parco non possono e non devono essere sacrificati sull’altare di interessi che nulla hanno a che fare con la loro identità ed i loro valori più autentici".
Le associazioni ambientaliste di Rimini e della Valmarecchia dicono quindi "no a queste logiche sbagliate e dannose per la Valle e chiedono alle istituzioni di fare un passo indietro" e ripropongono per la Valmarecchia "un tavolo sapiente che risponda ai principi per cui il Gal è stato istituito".
Le associazioni firmatarie della nota:Anpana, dnA Rimini, Fondazione Cetacea, Fiab/Pedalando e Camminando, Gioconda Valmarecchia, Italia Nostra Valmarecchia, Legambiente Valmarecchia, Lipu Rimini, L'Umana Dimora Rimini, Monumenti Vivi Rimini, Terra Blu e Wwf Rimini.