Giro della Romagna, 197 chilometri di sfida
I corridori scaleranno per sette volte la salita delle Volture


Il Giro della Romagna si prepara a tornare protagonista domenica 21 settembre. Dopo la rinascita del 2024, che aveva riportato la corsa in calendario a 13 anni dall’ultima edizione, la storica classica è pronta a vivere la sua 88ª edizione con partenza da Lugo e arrivo a Castrocaro.
Il pensiero degli organizzatori, Davide Cassani e Marco Selleri, è andato a Filippo Baroncini, testimonial della gara e assente per infortunio: «Speriamo di averlo con noi quel giorno» hanno dichiarato.
Il percorso
Saranno 197,4 i chilometri da affrontare. Dopo una prima parte pianeggiante attraverso la pianura ravennate e forlivese, i corridori scaleranno per sette volte la salita delle Volture, breve ma selettiva, destinata a rendere incerta la corsa fino al traguardo.

La vetrina per il territorio
La presentazione si è svolta a Lugo, nella sede del corso universitario di Meccatronica, sottolineando il legame tra sport e lavoro. La corsa è inserita nella Coppa Italia delle Regioni e vedrà la partecipazione sia dei professionisti sia delle categorie giovanili, con premiazione congiunta. L’obiettivo per il futuro è aprire la manifestazione anche al settore femminile.
Come rimarcato dalle istituzioni locali, l’evento rappresenta non solo un appuntamento sportivo di primo piano, ma anche una vetrina per raccontare la Romagna e le sue eccellenze, sulla scia del successo ottenuto dal Tour de France partito dalla regione nel 2024.
Tradizione e aspettative
Il Giro della Romagna, nato nel 1910, vanta un albo d’oro prestigioso con nomi come Coppi, Girardengo, Binda, Gimondi e Saronni. Numerosi anche i successi romagnoli, da Ortelli a Baldini, fino allo stesso Cassani.
Lo scorso anno si impose Antonio Morgado (Uae Team Emirates). Quest’anno i riflettori sono puntati sul faentino Manuele Tarozzi, attaccante generoso, considerato dagli addetti ai lavori come il corridore più adatto al tracciato: «L’anno scorso è stato quello che ha percorso più chilometri in fuga – ha ricordato Cassani – e il percorso sembra fatto per lui».