Gli antichi frutti d'Italia a Pennabilli
Gli antichi frutti d’Italia s’incontrano a Pennabilli. Avrà infatti luogo nelle giornate del 9 e del 10 ottobre p.v. la manifestazione che, giunta ormai alla sua terza edizione, difende e celebra le c...


Gli antichi frutti d’Italia s’incontrano a Pennabilli. Avrà infatti luogo nelle giornate del 9 e del 10 ottobre p.v. la manifestazione che, giunta ormai alla sua terza edizione, difende e celebra le colture tradizionali con l’obiettivo di sottolineare la devozione per la Madre Terra e i suoi prodotti che l’uomo sta perdendo, spegnendo questa magnifica favola dagli occhi dei ragazzi.
Nell’antico borgo del Montefeltro avranno luogo mostre e convegni, eventi culturali e – per le strade e i vicoli del paese – sarà organizzato un mercatino dei frutti dimenticati e dell’artigianato di qualità. Banchi colmi d’infiniti generi e ricchezze, cesti di pomodori, uve, patate e granoturco, fagioli e peperoncino, varietà d’oggi e soprattutto di un tempo lontano. Sarà così possibile toccare con mano i frutti della terra così com’erano e come sono stati trasformati nei decenni, selezionati dall’uomo, qui salvati nella propria antica forma e riportati alla luce.
Grande attenzione avranno i prodotti tipici del Montefeltro, terra di tradizioni e antichi sapori: quali il formaggio di fossa e la castagna di Talamello, il pane di Maiolo, la pannocchia del Principe di Scavolino, la patata di Montecopiolo, solo per citarne alcuni. Ma la dimensione dell’evento non è limitata alla terra che lo ospita. Ampio spazio sarà dedicato infatti alle antiche produzioni di altre zone d’Italia nelle quali ancora esiste chi lotta per preservarne integrità ed esistenza.
Lo spirito profondo della manifestazione trae fondamentale ispirazione dall’opera e dall’insegnamento del maestro Tonino Guerra che risiede a Pennabilli ormai da lungo tempo. La poetica del Maestro è infatti in stretta sintonia con la natura, in cui trova ispirazione e stimolo; i suoi versi, così come le sue creazioni di carattere architettonico e la sua arte pittorica esprimono questa profonda simbiosi con il mondo contadino e con i suoi frutti, in particolare quelli della storia e della memoria. Grande la sua attenzione per tutto ciò che è riconducibile a profumi, sapori, colori che lo hanno affascinato e che, come sostiene, possono rappresentare una consolazione, una compagnia per coloro che hanno il desiderio, la voglia e la sensibilità per raccogliere tali suggestioni. Ad essi il Maestro ha dedicato un parco – il primo in Italia nel suo genere – L’Orto dei Frutti Dimenticati, che a Pennabilli ha visto la luce venti anni fa e che si è progressivamente arricchito di arbusti, piante e installazioni dedicate ai frutti antichi e alla memoria di piante e personaggi che di qui sono passati e hanno lasciato il loro segno.
Particolare attenzione sarà dedicata, nel corso della manifestazione, alla difesa della biodiversità come presupposto imprescindibile di un progresso sostenibile. Il 2010 è stato proclamato dalle Nazioni Unite anno mondiale della biodiversità, termine che abbraccia tutte le forme di vita del pianeta. Il patrimonio naturale odierno è frutto di un’evoluzione durata miliardi di anni sotto l’egida dei processi naturali e, sempre più, sotto l’influenza degli esseri umani. Dalla scoperta dell’agricoltura, passando per la rivoluzione industriale e arrivando ai giorni d’oggi, abbiamo rimodellato paesaggi, animali, deciso (spesso inconsapevolmente) estinzioni di esseri viventi in modo irrimediabile. Tale tendenza invasiva deve essere invertita e la biodiversità difesa in quanto pilastro fondante della civiltà. A tale argomento saranno dedicate nel corso della manifestazione la “Mostra degli antichi frutti d’Italia e della biodiversità”coordinata da Andrea Fazi (esperto naturalista, educatore ambientale dell’Ente Parco Sasso Simone e Simoncello), un convegno dal titolo “L’agricoltura del Montefeltro oggi”, presieduto dal Prof. Guglielmo Costa, Direttore del Dipartimento di colture arboree dell’Università di Bologna con testimonianze di agricoltori feretrani, vi prenderà parte anche l’Assessore Provinciale alle Attività produttive e Agricoltura Dott. Jamil Sadegholvaad. Il Prof. Antonio Saltini dell’Università di Milano, autorevole storico delle scienze agrarie in Europa, terrà una conferenza domenica alle ore 16 sulla biodiversità nel Museo Naturalistico. Due realtà pioniere “ Orto dei frutti dimenticati e il Campo catalogo della Città della Pieve” saranno l’oggetto della relazione del Prof. Ivano Sensi docente presso l’Istituto Agrario Camaiti di Pieve Santostefano. Il giornalista Graziano Pozzetto parlerà della cucina tradizionale degli antichi frutti, e due autori Antonio Santini e Claudio Urbinati presenteranno il loro lavoro sulle antiche piante da frutto dell’Appennino centrale.
L’evento non vuole essere soltanto spettacolo e mercato ma anche un invito alla riflessione sull’importanza di osservare e ricordare, riscoprire la capacità assopita di apprezzare il sapore di frutti ormai da molti dimenticati e pertanto difficili da masticare. Frutti veri, in buccia e polpa, ma anche vecchi frutti metaforici che rischiano l’estinzione. Come il dialetto, lingua nobile dei sentimenti, che verrà portato in scena nella serata di sabato 9 ottobre presso il Teatro Vittoria con una commedia della “Compagnia De Bosch” di Gambettola (ingresso libero), nonché rievocato attraverso musiche e danze tradizionali del “Duo Trabadel” di Faenza alle ore 18.00 di domenica 10 presso l’Orto dei frutti dimenticati.