Un ente centrale per riscuotere le tasse locali: "I Comuni non sanno farlo". Rimini replica: "Governo vuole i soldi"
Il ministro Giorgetti: "Problema di incapacità dei Comuni di gestirsi la riscossione in casa loro". La replica dell'assessore Magrini

Il ministro Giorgetti ha lanciato la proposta di un organismo statale dedicato alla riscossione dei tributi locali, o un nuovo ente o una sezione apposita di Agenzia delle Entrate, sottolineando "un problema di incapacità dei Comuni di gestirsi la riscossione in casa loro".
Per l'assessore del Comune di Rimini Juri Magrini l'obiettivo del Governo è invece "Mettere le mani sui bilanci comunali, in un momento in cui il Governo è in evidente difficoltà sul fronte delle finanze pubbliche, basti pensare alla recente impennata delle spese per il riarmo, e appare pronto a pescare dalle casse degli enti locali per riequilibrare quelle centrali, forse annaspanti per via anche dei tanti condoni fiscali".
Magrini cita il proprio caso, Rimini: "Qui utilizziamo con attenzione e responsabilità i 45,5 milioni di euro derivanti dall’Imu, destinandoli a opere pubbliche, interventi sulle infrastrutture e servizi alla collettività. Investimenti concreti, che migliorano il territorio e rispondono ai bisogni reali della cittadinanza". Con la riscossione centralizzata invece "c'è il rischio che le risorse non rimangano nei bilanci e si disperdano in un mare di burocrazia o vengano dirottate altrove."
"E che dire - aggiunge Magrini - degli altri 45 milioni di euro della Tari? Se la loro riscossione passerà sotto il controllo di un ente centrale, quali garanzie avremo che continueranno a finanziare la pulizia, il decoro urbano e i servizi ambientali della città?".
"Con 105 Comuni già in dissesto finanziario, 266 in pre-dissesto e 123 in difficoltà strutturali, la soluzione non può essere quella di impoverire ulteriormente i territori. Serve invece un piano di rafforzamento dei sistemi informatici condivisi e una vera semplificazione delle procedure. Solo così si potrà parlare di efficienza, evitando che la centralizzazione diventi il pretesto per colonizzare i bilanci comunali e sacrificare l’autonomia degli enti locali sull’altare di un’efficienza tutta da dimostrare", chiosa Magrini.