Il Rimini Summer Pride: un'esplosione di colori e lotta per i diritti

15000 persone affollano le strade di Rimini per celebrare l'orgoglio e sostenere famiglie omogenitoriali e giovani trans

A cura di Redazione
07 agosto 2023 12:30
Il Rimini Summer Pride: un'esplosione di colori e lotta per i diritti - Successo del Rimini Summer Pride 2023
Successo del Rimini Summer Pride 2023
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Un passaggio dell’onorevole Moretti Alessandra eurodeputata

Il Rimini Summer Pride, l’evento dell’estate nella capitale dell’estate, ha confermato il suo successo con la presenza di 15000 persone alla parata. Nonostante il meteo incerto degli scorsi giorni, l’evento è cresciuto rispetto all’anno scorso, con persone provenienti da tutta Italia e da molte parti d’Europa che hanno raggiunto Rimini per vivere le emozioni e le lotte del pride.

Alla parata erano presenti la vicesindaca Chiara Bellini, molti componenti della Giunta e del Consiglio comunale, l’ex sindaco ora deputato Andrea Gnassi, Daniela Angelini la sindaca eletta di Riccione attualmente sospesa in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, Emma Petitti presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Paolo Rondelli già Capitano reggente della Repubblica di San Marino e primo capo di stato dichiaratamente gay, l’Eurodeputata Alessandra Moretti e Alessandro Zan, protagonista della lotta per la legge contro l’omobitransfobia e responsabile diritti nella segreteria di Elly Schlein. Presente anche lo storico militante Franco Grillini.

Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini, ha sottolineato che il tema di quest’anno era “We are family”, per evidenziare la necessità di riconoscere le famiglie omogenitoriali come famiglie a tutti gli effetti. In Italia, infatti, le famiglie omogenitoriali sono costrette all’esilio forzato per ottenere uno stato di famiglia che risponda alla realtà e che comprenda i due genitori, le due mamme o i due papà, e i loro figli. Con la legge sulla GPA reato universale nemmeno più l’esilio è concesso, le famiglie omogenitoriali sono più perseguitate dei terroristi e dei trafficanti di esseri umani.

Il secondo bersaglio sono le scuole superiori che attivano le carriere Alias per giovani persone trans per tutelare la loro dimensione personale e riconoscere la dignità del loro percorso di vita. Querele e minacce da parte di associazioni fondamentaliste e neofasciste mirano a intimidire le scuole che l’hanno adottata. Ma le scuole che l’adottano aumentano sempre più, oggi oltre 200 in Italia.

Tonti ha anche sottolineato che questi attacchi da parte della politica sono particolarmente ripugnanti perché colpiscono le persone più indifese della nostra società: le persone adolescenti trans e i figli delle famiglie arcobaleno cui vengono negati diritti e tutele. Ma se credono che in questo modo ci fermeranno si sbagliano di grosso: le nostre battaglie nascono dalla nostra vita, dai nostri corpi, dai nostri affetti e quindi l’energia che ci mettiamo è inestinguibile. Anche l’Italia dovrà fare quei passi come il resto del mondo civile.

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