Il territorio dell'appennino sotto minaccia: il rischio dell'impianto eolico Badia del Vento

Frane e esplosioni di falde acquifere: preoccupazioni legate al progetto Badia del Vento

A cura di Redazione
16 ottobre 2023 09:16
Il territorio dell'appennino sotto minaccia: il rischio dell'impianto eolico Badia del Vento - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Il Comitato “Crinali Bene Comune” ha rilasciato un comunicato in cui esprime preoccupazione per una serie di eventi recenti che hanno messo in evidenza la fragilità idrogeologica del territorio dell’Appennino. Nel maggio 2023, intense precipitazioni hanno causato una frana sulla montagna. Il 3 ottobre 2023, a Molino di Bascio, un’operazione di carotaggio condotta da una società incaricata del ripristino delle strade, a seguito dei lavori per il metanodotto, ha causato l’esplosione di una falda acquifera. Questo ha portato a un cedimento del terreno e alla conseguente chiusura di un edificio che ospitava due delle poche attività della zona, dando lavoro a almeno dieci famiglie.

Il Comitato sottolinea che l’Appennino è un ecosistema delicato, costituito da terra argillosa e da una vasta rete di falde acquifere. Ogni evento o intervento straordinario rappresenta una seria minaccia per questo equilibrio precario, con la vegetazione che svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio.

L’associazione fa riferimento alla recente riunione della Conferenza dei Servizi, che entro 90 giorni dovrà concludere il procedimento autorizzativo per l’impianto eolico denominato Badia del Vento. Questo impianto sarebbe situato sul versante toscano del Monte Loggio, appena al di sotto del crinale che segna il confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna.

Il Comitato esprime preoccupazione per il fatto che tutte le operazioni necessarie per realizzare l’impianto Badia del Vento costituiscano molto più di una minaccia. Queste operazioni rappresentano la certezza di un danno incalcolabile all’ambiente con rischi di crolli e smottamenti e un pericolo per tutti gli abitanti della zona.

In risposta alle argomentazioni contrarie all’impianto portate dal sindaco di Casteldelci, il sindaco di Badia Tedalda ha sostenuto che le presunte compensazioni economiche che il comune riceverebbe dalla ditta propositrice cambierebbero l’economia del comune e lo vedrebbero rifiorire.

I rappresentanti del Comitato “Crinali Bene Comune” esortano le coscienze a risvegliarsi: “Non vogliamo continuare ad essere il paese che commemora catastrofi annunciate? La decisione finale sarà presa il 30 novembre, alla seconda riunione della Conferenza dei Servizi”.

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