Incendio nel camper, ipotesi omicidio colposo: le fiamme scoppiate a causa del barbecue

La madre di Samuel è stata dimessa dal servizio psichiatrico

A cura di Redazione
03 settembre 2023 12:23
Incendio nel camper, ipotesi omicidio colposo: le fiamme scoppiate a causa del barbecue - Le immagini dell'esplosione (Ph. Agenzia Dire)
Le immagini dell'esplosione (Ph. Agenzia Dire)
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La tragedia che ha colpito la famiglia Imbuzan è davvero devastante. La Procura della Repubblica di Tempio Pausania sta lavorando sull’ipotesi di reato di omicidio colposo legato all’incendio del camper, che ha causato la morte del giovane Samuel Imbuzan, un ragazzo di soli 12 anni proveniente da Rimini in vacanza in Sardegna con la sua famiglia. Attualmente, non ci sono ancora indagati identificati, ma è possibile che nei prossimi giorni vengano effettuati ulteriori interrogatori, inclusa la testimonianza di Daniel Imbuzan, il padre del giovane Samuel, che è ancora in cura presso il centro ustionati dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Sassari. Anche alcuni degli amici della famiglia potrebbero essere interpellati, dato che si erano stabiliti in una radura non autorizzata alle spalle della spiaggia di Bados nel Comune di Olbia.La madre di Samuel, Tatiana Lisi, è stata dimessa dal servizio psichiatrico della ASL di Sassari, dove era stata ricoverata in stato di choc.

L’incendio sembra essere scoppiato a causa del barbecue utilizzato dalla famiglia Imbuzan per cucinare il pranzo di giovedì. Le fiamme, probabilmente a causa di una folata di vento, si sono propagate alla vegetazione circostante e al loro camper, dove il giovane Samuel si trovava a riposare. L’esplosione delle bombole di gas portate dai campeggiatori ha ulteriormente aggravato la situazione, creando un muro di fuoco che ha reso impossibile per il padre e i soccorritori raggiungere il bambino.

È importante valutare eventuali responsabilità anche da parte del Comune e delle forze dell’ordine per non aver sorvegliato adeguatamente l’area e per non aver impedito la sosta, anche notturna, dei camper in un sito non autorizzato, dove venivano utilizzate fiamme libere a pochi metri dalla macchia mediterranea. Questa pratica, purtroppo, sembra essere diffusa in altre aree della Sardegna nonostante una legge regionale ne vieti espressamente l’utilizzo in tutta l’isola dal 2017. Si tratta di un comportamento estremamente pericoloso per l’ambiente, che ha causato questa terribile tragedia a Bados e che rappresenta un serio problema in generale.

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