Incidente Michael Antonelli, doppia condanna per gli organizzatori
La tragedia durante la gara Firenze-Viareggio nel 2018: pene sospese per i vertici dell’evento e risarcimento alla famiglia della giovane promessa del ciclismo

Si è concluso con una doppia condanna il processo sull’incidente che nel 2018 segnò tragicamente la vita di Michael Antonelli, giovane promessa del ciclismo sammarinese. Il tribunale di Pistoia ha inflitto 2 anni a Gian Paolo Ristori, presidente 82enne dell’organizzazione della gara Firenze-Viareggio, e 1 anno e 8 mesi al direttore di gara Rodolfo Gambacciani, con pena sospesa e obbligo di risarcimento alla famiglia.
Antonelli, classe 1999, cadde in un dirupo durante una discesa non protetta della gara, riportando gravi traumi. Dopo 841 giorni di sofferenze e ricoveri, il giovane morì nel dicembre 2020 a soli 21 anni, con il covid come concausa in un fisico debilitato. Secondo il medico legale, la morte è stata una conseguenza diretta dell’incidente.
La madre di Michael, Marina Mularoni, ha commentato commossa: «Giustizia è stata fatta, ma nulla cancellerà le sofferenze patite». Ha poi lanciato un monito alle istituzioni ciclistiche, accusate di aver abbandonato la famiglia. Tra i ricordi di Michael, emergono la sua gentilezza e la passione per il ciclismo, che la famiglia continua a onorare attraverso memorial e iniziative sportive.