L'avvocato di Pantani racconta nonno alpino

L’avvocato dei familiari di Marco Pantani e di altri grandi processi, il cesenate Roberto Manzo, racconta la guerra di Russia e la tragedia del Corpo di spedizione alpino. Lo fa in un libro, ‘1942-194...

A cura di Redazione
20 novembre 2008 11:37
L'avvocato di Pantani racconta nonno alpino -
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L’avvocato dei familiari di Marco Pantani e di altri grandi processi, il cesenate Roberto Manzo, racconta la guerra di Russia e la tragedia del Corpo di spedizione alpino. Lo fa in un libro, ‘1942-1943 Si salvi chi puo’!’, scritto partendo dai racconti del nonno materno, l’alpino Gino Turci, sulla ritirata dal Fronte russo. Il libro è stato pubblicato con la casa editrice ‘Il Ponte Vecchio’ di Cesena al costo di 10 euro ed è articolato in tre capitoli. Turci era un reduce dalla Russia, dove combatté negli anni 42-43, inquadrato nella 39/a batteria, Gruppo Val Piave, 3/o Reggimento Artiglieria Alpini, Divisione Julia. Partì assieme ad altri amici di Cesena e dintorni e del gruppo romagnolo fu l’unico a tornare a casa. Partendo dal suo racconto, Manzo ha fatto un ricerca storica ramificata, allo scopo di collocare non solo temporalmente gli episodi raccontati, ma avere riscontri provenienti da altre fonti e reperire più materiale possibile sulla 39/a e sui commilitoni. Consultazioni di libri di reduci, di documenti storici provenienti dagli archivi dell’ex Urss, contatti con alcuni familiari dei romagnoli dispersi che hanno fornito foto, lettere, l’incontro con due reduci sopravvissuti articolano la storia. Un racconto drammatico, quello del nonno alpino (che affettuosamente Manzo fa parlare in prima persona), sulle fasi drammatiche del ripiegamento nella morsa implacabile del gelo: la disumana marcia nella neve per 15 giorni e 15 notti senza mai dormire, la fame, la morte degli amici e la lotta per sopravvivere al grido muto e disperato del ‘Si Salvi chi puo’!’. Il tutto, completato dal percorso del ripiegamento e dalle immagini di una disfatta. Manzo, nato il 12 luglio 1964 a Cesena, dove esercita, vive a Cervia (Ravenna). Specializzato in Criminologia, ha seguito casi che hanno interessato le cronache nazionali, quali i processi che coinvolsero Marco Pantani, il Pirata scomparso la sera del 14 febbraio 2004. Ha seguito la pratica per la grazia a Ivan Liggi, l’ex poliziotto romagnolo cui fu concessa il 5 dicembre 2006 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo il carcere per l’omicidio di Giovanni Pascale, un automobilista che il 24 febbraio ’97 non si era fermato all’alt della pattuglia di cui faceva parte Liggi, ha curato la richiesta di revisione del processo per Francesco Ciancabilla, condannato per l’omicidio di Francesca Alinovi, la docente del Dams di Bologna assassinata con 47 piccoli colpi di coltello il 12 giugno 1983.

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