La storia di Zeus, cavallo cieco da un occhio adottato dall'Ippogrifo di Rimini
Nonostante la vista compromessa, Zeus è diventato un elemento importante nello staff dell'Ippogrifo


Da qualche tempo Zeus, cavallo arabo grigio, cieco da un occhio, è uno ospite dell’associazione Ippogrifo di Rimini. Zeus nonostante la sua menomazione è diventato un “insegnante” importante “Zeus può dare e insegnare ancora moltissimo e che la sua è una situazione solo apparentemente manchevole” dicono i responsabili.
Zeus ci sente benissimo e riesce a stabilire legami profondi con gli altri animali e le persone ” Come Irene, 27enne di Rimini affetta da una malattia metacondriale degenerativa che le provoca forte debolezza muscolare e tremori, al punto che fatica a stare in piedi e a camminare.” L’amicizia tra i due è reciprocamente vantaggiosa “la mancanza della vista lo ha reso prudente e mite con il proprio conduttore.”
Zeus, grazie alla sua calma e alla sua sensibilità, è attento e affidabile, e quindi un ottimo insegnante anche per i bambini dell’Ippogrifo.
“Chi lo ha detto che un cavallo cieco non può dare benefici?” esordisce Mariagrazia Squadrani, fondatrice e presidente dell’Ippogrifo, che ha deciso di adottare Zeus. “Un cavallo cieco può stabilire una forte connessione emotiva con chiunque lo circonda, favorendo la fiducia reciproca e insegnando a superare le proprie sfide e a non arrendersi di fronte alle difficoltà”.
Certo, ora Ippogrifo dovrà assicurare a Zeus tutto ciò di cui ha bisogno: cibo di qualità, visite veterinarie regolari, colliri e amore. Per l’amore non ci sarà problema, ma per offrire sostentamento e cure, Ippogrifo attiverà una campagna di crowdfunding: “Mantenere un cavallo cieco richiede risorse significative, e le donazioni di chiunque vorrà aiutarci saranno fondamentali per garantire a Zeus una buona vita”.
Per avviare la campagna di crowdfunding, Ippogrifo organizzerà un open day gratuito e aperto a chiunque voglia conoscere sia Zeus sia gli altri ospiti dell’associazione (cavalli, asinelli, galletti e non solo!) il 29 settembre al centro, che si trova a San Martino Monte l’Abbate di Rimini: “Ogni donazione, grande o piccola, farà la differenza. Insieme, possiamo fare in modo che Zeus possa continuare a lavorare con Irene e con tutti i bambini dell’Ippogrifo e non si senta mai al buio” chiosa Mariagrazia Squadrani.