La tartaruga Arianna torna in mare, oltre 200 persone ad augurarle buon viaggio
Arianna si nutre di crostacei: durante la degenza si è scoperto che è ghiotta di granchi blu


Stamattina, venerdì 23 agosto, all’alba è stata rilasciata in mare dalla spiaggia di fronte al Centro di Recupero Tartarughe Marine di Riccione gestito da Fondazione Cetacea la tartaruga Arianna, femmina adulta di oltre 70 cm di lunghezza del carapace.
Arianna era stata recuperata a seguito di una cattura accidentale nelle reti a strascico il 9 luglio scorso, ma non presentando particolari problematiche, dopo gli accertamenti del caso è pronta a tornare in libertà. Il centro-nord Adriatico è uno dei principali siti di foraggiamento per gli esemplari di Caretta caretta e gli adulti come Arianna prediligono acque basse, e passano molto tempo sul fondale a nutrirsi degli organismi che lì si trovano. Queste caratteristiche ecologiche delle Caretta caretta fanno sì che frequentemente esse vengano accidentalmente catturate da attrezzi da pesca, principalmente dalle reti a strascico, poiché tali aree presentano fondali ampiamente accessibili a tali attrezzi.
Inoltre Arianna, come molte tartarughe adulte, si è “specializzata” in quanto ad abitudini alimentari e predilige nutrirsi di crostacei: nella fattispecie al Centro di Recupero durante la sua degenza abbiamo scoperto che è ghiotta di granchi blu Callinectes sapidus, la specie aliena invasiva ormai nota a tutti.
Arianna è stata salutata oggi sulla spiaggia di Riccione da oltre 200 “mattinieri” che hanno assistito al suo ritorno alla vita selvatica.
“Questo evento rappresenta un ulteriore esempio dell’importante lavoro svolto dal Centro di Recupero Tartarughe Marine di Riccione e dalla Fondazione Cetacea per la tutela delle specie marine e la sensibilizzazione della comunità sull’importanza della conservazione della biodiversità”, sottolinea l’amministrazione comunale di Riccione.
