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Logistica Solidale: da Parma a Rimini, frutta e verdura contro lo spreco e per chi ha bisogno

Ogni settimana ortofrutta fresca recuperata dai mercati e donata a migliaia di famiglie in difficoltà grazie a 80 enti e centinaia di volontari

A cura di Redazione
11 luglio 2025 10:36
Logistica Solidale: da Parma a Rimini, frutta e verdura contro lo spreco e per chi ha bisogno -
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Unisce territori e persone, enti del terzo settore, mercati ortofrutticoli e produttori locali. Si chiama Logistica Solidale Emilia Romagna Mercati ed è il progetto che da Parma ha messo radici coinvolgendo anche gli altri protagonisti della Rete d’impresa dei mercati ortofrutticoli emiliano-romagnoli, arrivando a Rimini e a Cesena. Si è trasformata così in una rete regionale capace di recuperare eccedenze alimentari fresche e di ridistribuirle a chi ne ha più bisogno. Frutta e verdura che, anziché essere distrutte, diventano cibo di qualità sulle tavole di chi altrimenti non potrebbe permettersele.

Una rete concreta, costruita sull’esperienza. A Parma, dove tutto è cominciato nel 2019 grazie alla sensibilità e all’intuizione del direttore Giulietta Magagnoli, oltre 9.500 persone in difficoltà ricevono regolarmente generi alimentari freschi grazie alla collaborazione con 32 associazioni. A Rimini, con il coordinamento della direttrice del CAAR - Centro Agro Alimentare Riminese, Cinzia Furiati, in due anni sono state distribuite più di 1.300 tonnellate di ortofrutta fresca, coinvolgendo 43 associazioni e raggiungendo oltre 8.000 beneficiari. Per Rimini l'ente capofila Istituto per la Famiglia Rimini guidato dal presidente Daniele Livio Ziino ogni martedì e ogni qualvolta vi sono delle derrate disponibili, è in prima linea nell'organizzare la distribuzione: la Logistica Solidale non potrebbe esistere senza il supporto del volontariato. A Cesena, dove il progetto ha preso avvio nel giugno 2024 grazie all’ente capofila Il Barco, sono state distribuite più di 154 tonnellate lorde di frutta e verdura in 28 settimane, con 10 enti coinvolti e circa 4.600 persone raggiunte.

Moreno Ricci, presidente del CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese, sottolinea: “Il CAAR ha fortemente voluto attivare sul nostro territorio questo progetto virtuoso e lo sta portando avanti con impegno e risultati eccezionali. Nel mio nuovo ruolo di presidente non vedo l’ora di poter toccare con mano questa realtà che unisce la lotta allo spreco alimentare alla solidarietà per continuare a dare impulso a questa preziosa iniziativa di Rete”.

La Logistica Solidale Emilia Romagna Mercati è un passo tangibile verso la coesione sociale e la sostenibilità ambientale. Il meccanismo è tanto semplice quanto efficace: le eccedenze ortofrutticole vengono ritirate dai produttori e consegnate agli enti non profit accreditati, con il supporto dei fondi europei per la gestione delle crisi di mercato. I mercati ortofrutticoli di Parma (CAL), Rimini (CAAR) e Cesena (FOR) operano come centri logistici gestendo il ritiro, lo smistamento e la distribuzione dei prodotti a mense, empori e servizi caritativi. “Ogni cassa che arriva è un respiro di sollievo per chi aspetta. Noi vediamo gli occhi delle persone riaccendersi” racconta un volontario. Ogni fornitura ha un valore che va oltre il cibo: è un atto di responsabilità, un’alleanza tra pubblico, privato e volontariato. Il progetto è stato riconosciuto anche in ambito internazionale: lo scorso ottobre la Logistica Solidale è stata presentata in plenaria al 40° WUWM – World Union of Wholesale Markets, la Conferenza mondiale dei mercati all’ingrosso organizzato dal CAAR al Palacongressi di Rimini, raccogliendo l’interesse delle delegazioni arrivate da 40 Paesi come esempio virtuoso di lotta allo spreco e di promozione della salute alimentare.

Oggi la rete Logistica Solidale Emilia Romagna Mercaticoinvolge oltre 80 enti del terzo settore e migliaia di cittadini, con un impatto diretto su più di 20.000 persone nelle tre province coinvolte. Non si tratta solo di numeri, ma di una visione: costruire un’infrastruttura sociale che mette in circolo ciò che altrimenti andrebbe perso, trasformandolo in valore condiviso. “Coltiviamo solidarietà. Distribuiamo valore”. È questo lo slogan di un progetto che non si limita a donare cibo, ma restituisce senso di comunità, dignità e futuro.


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