L'Ue affila le armi commerciali: pronte contro-tariffe per 90 miliardi contro gli Usa
Bruxelles prepara una risposta dura in caso di mancata intesa sui dazi entro agosto. Trump: "Derubati per anni, da amici e nemici"

L’Unione Europea è pronta a reagire duramente agli Stati Uniti nel caso in cui non si arrivi a un accordo sui dazi entro il primo agosto. Bruxelles ha predisposto un secondo pacchetto di contro-tariffe del valore di 72 miliardi di euro, che si aggiunge ai 21,5 miliardi già approvati lo scorso aprile ma attualmente congelati. In totale, la risposta europea potrebbe colpire beni simbolici del Made in USA per un valore complessivo superiore ai 90 miliardi di euro.
Il commissario europeo Maroš Šefčovič ha dichiarato che, oltre alle contro-tariffe, anche lo strumento anti-coercizione — il cosiddetto bazooka sostenuto dalla Francia — “è sul tavolo, ma la valutazione avverrà passo dopo passo”.
Sul fronte americano, l’ex presidente Donald Trump si dice disponibile al dialogo, ma ribadisce la sua linea dura sulla piattaforma Truth Social: “Gli Stati Uniti sono stati derubati da amici e nemici allo stesso modo per decenni. Questa situazione non è più sostenibile”.
Le tensioni si riflettono anche sulla politica interna italiana. La Lega chiede che l’Italia avvii una trattativa bilaterale con gli Stati Uniti “per mettersi in salvo” da eventuali ripercussioni economiche. Ma arriva lo stop da Fratelli d’Italia e Forza Italia, che ricordano come i negoziati commerciali siano di esclusiva competenza dell’Unione Europea.
Mentre il tempo stringe, l’Europa si muove su un doppio binario: continua a trattare, ma prepara un’offensiva commerciale senza precedenti. La partita tra Bruxelles e Washington è tutt’altro che chiusa — e il conto, come sempre, rischia di ricadere sulle imprese e i consumatori.