Maltrattamenti in casa di riposo per anziani, la direttrice patteggia
Un operatore socio sanitario è stato invece assolto al termine del rito abbreviato

Ha patteggiato una pena di 2 anni di reclusione, sostituita con i lavori di pubblica utilità, la 63enne direttrice di una casa di riposo dell’entroterra riminese, al centro di un’indagine dei Carabinieri, partita nel 2018, su maltrattamenti subiti dagli anziani ospiti della struttura. La donna era difesa dall’avvocata Sonia Raimondi.
In tre, tra infermieri e operatori socio sanitari, sono stati rinviati a giudizio, mentre un infermiere 57enne di origine senegalese è stato assolto al termine del rito abbreviato chiesto dal suo legale Andrea Guidi: era accusato di esercizio abusivo della professione e abbandono di persone incapaci aggravato dalla morte.
Le posizioni di altri due indagati sono state stralciate a causa di notifiche sbagliate, per cui seguiranno un altro iter.
Le indagini dei Carabinieri erano state attivate da un segnalazione all’Ausl fatta dal medico di famiglia referente della casa di riposo. Secondo gli inquirenti, gli anziani era sottoposti a maltrattamenti, sia di tipo fisico che di tipo psicologico, lasciati su letti dalle lenzuola sporche, abbandonati a se stessi anche dopo aver riportato fratture a seguito di cadute. Alcuni anziani erano segnati da piaghe da decubito.