Metromare a Santarcangelo: "Non è la risposta ai problemi di viabilità: disinteresse sulla Marecchiese"
L'associazione culturale Terra dei Malatesta e Montefeltro critica le affermazioni dell'amministrazione comunale di Rimini sul Metromare

Procede l’iter per il prolungamento del tracciato del Metromare a Santarcangelo, ma la dichiarazione dell’amministrazione comunale di Rimini sul fatto che costituisca “una risposta di alta qualità e prestazioni ai bisogni di mobilità pubblica dell’intera Valmarecchia” non è piaciuta a Settimio Bernardi dell’associazione culturale Terre dei Malatesta e Montefeltro.
“Se ci fosse la possibilità di girare sul nostro territorio il remake del film con Massimo Troisi, lo stesso direbbe a Benigni: ricordati che devi capire la politica di questa Provincia e che il Metromare che arriverà a Santarcangelo sarà una risposta al bisogno di mobilità della Valmarecchia”, esordisce Bernardi, citando “Non ci resta che piangere”.
“Non abbiamo bisogno di segnarcelo – prosegue Bernardi – perché è un ritornello che conosciamo bene e a memoria. Quando si parla di percorsi ciclopedonali, si annunciano le soluzioni e si vedono realizzati: peccato che da 20 anni, in ogni forma e con ogni mezzo, in Valmarecchia si chiede il collegamento tra le due sponde del Marecchia a Saiano, senza ottenere risposta”.
Bernardi torna sul tema della viabilità, evidenziando “il disinteresse per la strada Marecchiese” che è pari “all’ostilità a cercare soluzioni possibili”. “
Quando si parla di viabilità, per la politica imperante si pensa alle bici e ai monopattini: l’unica viabilità praticata dai giovani sarà lasciare la valle dove resteranno solo gli anziani a tagliare le siepi”, prosegue l’esponente dell’associazione, che esprime la propria amarezza nel ricordare “le roboanti dichiarazioni della politica all’indomani del referendum che ha riportato in Romagna, dopo 200 anni, un territorio che ha fatto di Rimini una provincia credibile”.
“Eravamo convinti di essere tornati alla casa comune e ci accorgiamo ogni giorno di essere messi alla…porta. Anche questa è una risposta”, la constatazione finale di Bernardi.