Miglietta, la freccia sinistra 2005 del San Marino: "Concentrato sulla salvezza, non penso al mercato"
Andrea Miglietta tra i giocatori rivelazione del girone D di Serie D, protagonista della corsa salvezza con il San Marino

di Riccardo Giannini
Nonostante la giovane età, è una delle certezze del San Marino impegnato nella corsa salvezza. Andrea Miglietta, classe 2005, si è distinto anche per la sua duttilità: ha operato come mezzala, come terzino sinistro, come quinto e anche come attaccante esterno destro. “Sono molto duttile, diciamo che a livello di divertimento preferisco le posizioni offensive, quindi giocare in attacco a destra per rientrare sul piede più forte, il mancino, ma probabilmente posso esprimere maggiormente il mio potenziale da terzino sinistro della difesa a 4”, dice Miglietta, che in passato ha operato anche come trequartista.
Nella posizione di terzino sinistro infatti ha vestito la maglia della Juventus nel settore giovanile, ispirandosi però a un giocatore del Real Madrid: “Il mio idolo è sempre stato Marcelo: giocatore completo, ha vinto un sacco di campionati e di Champions da protagonista, nella squadra migliore del mondo ha saputo fare la differenza”.
A proposito di finali, non da Champions, ma di gare decisive per la salvezza: Simone Pasa, uno dei veterani della squadra, ha parlato di 7 finali decisive, in cui il San Marino non potrà sbagliare più nulla. Il bonus è già stato giocato in sostanza nella gara esterna persa sul campo del Sasso Marconi. “Quello che ha detto Simone è vero, ogni partita è decisiva. Abbiamo tre scontri diretti, altri tre contro le big. Sono state finora tutte partite difficili in questo campionato, ma ormai ci avviciniamo al verdetto”, concorda Miglietta.
Miglietta, “Con il Sasso Marconi siamo partiti male”Calendario alla mano, la prossima gara sembra quella più alla portata (si giocherà mercoledì 26 marzo, rinvio per la convocazione di Fabbri e Tosi nella nazionale di San Marino: il Tuttocuoio infatti è in una posizione di classifica tranquilla, ha 8 punti di vantaggio sul Corticella, prima squadra della zona playout, e altre quattro compagini prima dei bolognesi. “Ma noi avremo più pressione – evidenzia il terzino scuola Juve – anche se spero che il Tuttocuoio sia un po’ alleggerito dalla sua situazione. Ma noi dobbiamo avere più fame: questo può essere il fattore decisivo”.
Fame e sacrificio: due concetti su cui mister Biagioni ha puntato tanto, dal suo arrivo sul monte Titano. Al di là dell’assenza in rosa di un vero centravanti, dopo il matrimonio interrotto con De Angelis (che però ha reso poco, anche per problemi fisici), la rosa è comunque attrezzata per raggiungere la salvezza, seppur passando dagli spareggi. Miglietta crede nel San Marino, una piazza scelta con convinzione in estate nonostante diverse offerte. “Ho parlato con Bollini, qui c’era una bella situazione, lo scorso anno erano arrivati terzi. Pensavo si potesse fare un bel campionato. È andata come è andata, non bisogna piangerci addosso. Anche a inizio stagione a livello di squadra eravamo forti”.
Sarà fondamentale, per conquistare la salvezza, evitare il brutto approccio dell’ultima gara persa con il Sasso Marconi: “Siamo partiti male, abbiamo concesso quel gol nei primi minuti e da lì la gara è diventata in salita. Siamo riusciti a riportarla in pareggio, era tutto riaperto, ma abbiamo concesso quel rigore a inizio secondo tempo che ci ha un po’ abbattuto. Ci siamo sbilanciati e sbilanciandoci abbiamo subito il gol del 3-1”.
Brillante in campo e maturo anche nelle analisi, Miglietta è già sotto osservazione da parte di diversi club, ma il giovane esterno piemontese guarda solo al futuro immediato: “Le sirene di mercato non le ho ancora sentite: voglio concentrarmi e salvarmi con il San Marino, è la cosa a cui tengo di più: la situazione in cui siamo ora è colpa di tutti. Dobbiamo tirarsi su, per non avere nel curriculum una retrocessione”.