MiOccupo Rimini: il progetto di lavoro e solidarietà ha coinvolto 182 aziende

La percentuale di inserimento lavorativo è stata del 18%

A cura di Redazione
19 dicembre 2023 11:38
MiOccupo Rimini: il progetto di lavoro e solidarietà ha coinvolto 182 aziende -
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Il progetto MiOccupo, promosso dall’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Rimini per favorire l’ingresso al lavoro, ha coinvolto 182 aziende, raccolto 236 offerte, segnalato 185 profili alle aziende che ne hanno fatto richiesta, con una percentuale di inserimento lavorativo del 18%.


“Siamo riusciti a costituire una rete con tutti gli attori nella dinamica del sostegno al lavoro”, sottolinea la coordinatrice del Centro di solidarietà di Rimini Sabrina Bonopera. “Una rete formalizzata e concretamente operante”, precisa il presidente Massimo Tamburini.

A fare la differenza in MiOccupo è stata la collaborazione non solo con le imprese ma anche con le associazioni di categoria come Federalberghi Rimini, Federalberghi Riccione, Promozione alberghiera.

Il progetto, proposto dal Centro di solidarietà, ha visto inoltre la collaborazione della Compagnia delle Opere di Rimini, che ha messo a disposizione tutta la sua rete di aziende del territorio, di New Horizon, Associazione Portofranco, Assoform Romagna e Osfin.

Capofila il Centro di Solidarietà di Rimini su progetto proposta dal Dipartimento Servizi di Comunità del Comune di Rimini. “Questo è un progetto di grande rilevanza, finalizzato a supportare le persone in cerca di lavoro, in particolare quelle in condizione di fragilità”, commenta l’assessore alle politiche sociali del Comune di Rimini Kristian Gianfreda. “Siamo orgogliosi di questi risultati; frutto della capacità di mettere in rete istituzioni, Terzo Settore e mondo imprenditoriale, con competenza, servizi e opportunità a favore della comunità. Il lavoro rappresenta uno strumento fondamentale per l’indipendenza e l’integrazione di ogni persona ed è fondamentale favorire tutti quei percorsi di accompagnamento rivolti in particolare alle persone in difficoltà. Non posso che augurarmi di proseguire lungo questa strada, implementando e rafforzando i servizi e il lavoro intrapreso”.

Imprenditori, associazioni di categoria, enti di formazione, istituzioni e banche hanno reso possibile lo svolgimento delle attività progettuali non solo a Rimini, ma anche in alcuni comuni limitrofi: Santarcangelo di Romagna, Novafeltria e Bellaria, nelle sedi messe a disposizione dalle Amministrazioni Comunali.

“Il nostro istituto di Credito Cooperativo pone la Comunità e le persone al Centro della sua attività bancaria ed extrabancaria. Il lavoro è fondamentale per tutti, a tutte le età, è fonte di sostentamento e di realizzazione professionale. Per questo motivo Riviera banca è orgogliosa di collaborare con il progetto MIOccupo”, sottolinea il presidente di RivieraBanca, Osvaldo Caldari.

“Da sempre Cdo è attenta alle tematiche sociali e crediamo nei valori dell’accoglienza e dell’importanza della persona nelle nostre imprese. Riteniamo quindi che sensibilizzare le imprese su questi temi sia pienamente in linea con la nostra Mission”, commenta il presidente di Cdo Rimini, Alessandro Bracci.

Lo sportello MiOccupo è un luogo in cui vengono accolte le persone senza lavoro e sprovviste di strumenti, di capacità, a volte anche di volontà di ricerca.
I volontari del Cds accompagnano le persone attraverso il colloquio, l’orientamento al lavoro , la proposta di eventuale formazione, fino alla fase finale che consiste nella intercettazione di opportunità di lavoro e la loro segnalazione.

Tra gli strumenti utilizzati nel progetto si evidenzia la costituzione di una “postazione digitale“, all’interno del Cds, realizzata con l’aiuto finanziario di Riviera Banca, e dotata di pc, telefono e connessione web, nonché di operatore/tutor per consentire agli utenti sprovvisti di strumenti od inesperti, la ricerca del lavoro sulle piattaforme web, fino ad inoltrare una candidatura.

Il progetto MiOccupo è, in definitiva, “un esempio virtuoso di sussidiarietà all’interno della società”, sottolinea il presidente Tamburini, “un servizio per tutti i cittadini di cui si sono fatte carico istituzioni, associazioni ed enti; pubblico e privato a cui a cui è stata concessa libertà di azione e che, con il coordinamento di un’associazione del terzo settore, ha permesso di mettere in campo tutte le relazioni e le risorse necessarie”.

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