Multe dall'Italia a San Marino: ritardi nelle notifiche, verbali da 150 euro diventano di 1000
Multe dall'Italia a San Marino: Federconsumatori chiede di intervenire rapidamente


Federconsumatori San Marino richiama l’attenzione sul problema dei ritardi, nelle notifiche, delle sanzioni per violazioni del codice della strada commesse dai cittadini sammarinesi in Italia.
Non si tratta di mettere in discussione la violazione commessa, quanto il fatto che i cittadini sammarinesi si trovino spesso ad affrontare importi spropositati rispetto all’infrazione commessa a causa delle lacune del sistema di notifica e nell’iter burocratico.
Il principale motivo di questo problema, spiega Federconsumatori, risiede nella Convenzione tra San Marino e Italia, che dovrebbe disciplinare l’invio e la notifica delle multe. Ritardi nella notifica delle multe causano il raddoppio o addirittura il triplicarsi degli importi da pagare. Alcuni cittadini sammarinesi si sono trovati a dover fronteggiare multe di 1000 euro per infrazioni che inizialmente prevedevano sanzioni di appena 150 euro, senza mai essere stati informati della violazione.
La Segreteria per gli Affari Esteri di San Marino ha riconosciuto la gravità del problema e ha avviato un processo di revisione della Convenzione in questione. Secondo quanto comunicato dalla stessa Segreteria, San Marino ha chiesto di rivedere gli accordi in modo da consentire la notifica diretta delle multe, evitando così che i sammarinesi debbano subire le conseguenze dei ritardi burocratici.
Mentre si attendono risposte definitive e sperabilmente rapide da parte delle autorità competenti, i cittadini di San Marino che si sono trovati a dover fronteggiare multe gonfiate chiedono aiuto per affrontare questa ingiustizia evidente. Alcuni hanno già intrapreso azioni dirette, come il contatto con il Comando che ha emesso il verbale, riuscendo a pagare solo l’importo effettivamente dovuto.
Inoltre, associazioni come Federconsumatori della Repubblica di San Marino stanno facendo tutto il possibile per fornire assistenza a chi si rivolge a loro e per continuare a spingere la Segreteria per gli Affari Esteri a risolvere questo problema che colpisce sempre più persone.