Verucchio, il cinghiale gli piomba davanti: 56enne cade in scooter e finisce al pronto soccorso
Maurizio Buscarini, titolare di una palestra in località Ca' Fusino di Talamello, ha raccontato la sua disavventura sulla propria pagina Facebook

Un incidente estremamente pericoloso che fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze e che riapre il dibattito sulla gestione faunistico-venatoria della Provincia di Rimini. Maurizio Buscarini, 56enne di Talamello titolare di una palestra in località Ca' Fusino, ha raccontato la sua disavventura sulla propria pagina Facebook: era in sella al suo scooter venerdì sera a Cantelli di Verucchio, intorno alle 21.45, quando è stato travolto da un cinghiale. Lo scooterista è stato sbalzato sull'asfalto, riportando contusioni ed escoriazioni. Sul posto Carabinieri e personale del 118, che hanno portato il 56enne in pronto soccorso.
Coldiretti: "danni e incidenti provocati dalla fauna selvatica"
L'incidente capitato a Buscarini è commentato dal presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini Palazzi: "Quanto avvenuto non fa che confermare l’escalation dei danni, dei sinistri stradali e delle aggressioni provocati dalla fauna selvatica". Cardelli Masini Palazzi parla di "incontrollata proliferazione degli animali selvatici, dai lupi ai cinghiali". In particolare, riporta Coldiretti, i cinghiali hanno superato le 100.000 unità in Emilia Romagna. A rischio le coltivazioni, i pascoli, ma anche la sicurezza sulle strade. "Già da tempo – aggiunge il Direttore Coldiretti Rimini, Anacleto Malara – abbiamo denunciato questa situazione intollerabile, lanciando un appello diretto alle istituzioni regionali e locali chiedendo a gran voce provvedimenti urgenti e necessari alla tutela della sicurezza stradale, delle produzioni agricole e zootecniche locali, ormai totalmente alla mercé di cinghiali e selvatici". Coldiretti chiede una riforma della disciplina in materia di pianificazione/gestione degli animali selvatici, con azioni di riduzione della densità faunistica. Conclude il vicedirettore Giorgio Ricci: "Non è più solo una questione di risarcimenti perché l’invasione dei selvatici è diventato un fatto di perduta garanzia del diritto all’esercizio di impresa, di diritto alla sicurezza degli automobilisti e della vita nelle campagne. Occorre dunque intervenire seriamente per controllarne la diffusione mediante efficaci e applicabili politiche di controllo”.