Filippo Graziani, Sgrilli e Cornacchione tra i protagonisti dell'estate di Verucchio
La rassegna prevede sei eventi tra il sagrato della Collegiata e la Rocca Malatestiana

Il Teatro Eugenio Pazzini di Verucchio sarà in versione Summer Mood per l’estate 2021, con in programma sei eventi da non perdere che andranno in scena al Sagrato della Collegiata e alla Rocca Malatestiana. La rassegna, curata dalla compagnia Fratelli di Taglia, partirà venerdì 25 giugno e si concluderà martedì 13 agosto. Attive le prenotazioni telefoniche al numero 320 5769769.
“La cultura, l’arte, il teatro sono nutrimenti dell’anima – commenta il sindaco Stefania Sabba – E se nei lunghi mesi della pandemia ci si è potuti nutrire solo “a distanza”, online, senza quel contatto diretto e visivo con l’artista e la sua opera che regala emozioni uniche, ora che finalmente si può tornare a farlo in presenza, con tutte le cautele e gli accorgimenti prescritti, siamo entusiasti di poter promuovere grazie ai Fratelli Di Taglia momenti di vera condivisione negli scorci più belli del nostro territorio. Ringraziamo quindi la Compagnia per la grande attenzione che sempre dimostra per la nostra cittadina e per il pubblico e ci prepariamo ad accogliere al meglio chi sceglierà di regalarsi e regalarci una serata nuovamente all’insegna del teatro: sotto le stelle, dopo i mesi costretti fra le pareti domestiche”.
SAGRATO DELLA COLLEGIATA (ore 21.30)
Venerdì 2 luglio Paolo Cevoli inaugurerà il Sagrato della Collegiata con "Paolo Cevoli Show". Lo spettacolo proposto dal celebre comico romagnolo trae spunto dal suo vasto repertorio di esperienze teatrali, televisive e cinematografiche, oltre che dai libri che ha pubblicato.
Venerdì 9 luglio Francesca Reggiani con il suo "Il meglio di..". spettacolo che affronta un divertente viaggio toccando i temi più disparati in una formula rapida e sincopata. L’oggi, il domani, la giovinezza, la vecchiaia, il rapporto uomo – donna, la gelosia. Uno show che parla tanto delle donne: delle donne che hanno successo, dalla Meloni a Patti Pravo che combatte con gli anni che passano, di quelle donne che chiedono ‘Se non ora quando’ e di quelle che chiedono ‘Per un’ora quanto’.
Venerdì 6 agosto terzo ed ultimo evento con Antonio Cornacchione e Sergio Sgrilli in "Noi siamo voi..votatevi". Regia e consulenza drammaturgica Renato Sarti, voce “da Dio” Tony Rucco, assistente Chicco Dossi, consulenza Bruno Furnari.
L’Italia come sempre è nel caos. Maggioranze di varia natura non sono riuscite a risolvere i problemi endemici del Paese. Secondo Antonio Cornacchione e Sergio Sgrilli gran parte della colpa è dell’elevato numero di partiti politici e per questo propongono una geniale soluzione: fondarne un altro! Così hanno deciso di scendere in campo, sì anche loro. Del resto nel nostro Paese, negli ultimi anni, la comicità e la politica sono sempre andate d’accordo e sembra ormai che solo il comico sappia parlare alla pancia degli Italiani e possieda il curriculum giusto per governare la Nazione. Quindi, i due neopolitici, fautori di una nuovissima politica che non si è mai vista prima, hanno deciso di incontrare i loro potenziali elettori nei teatri di tutta Italia.
ROCCA MALATESTIANA (ore 21.30)
Venerdì 25 giugno primo evento della stagione estiva con il concerto di Filippo Graziani in "Filippo Graziani canta Ivan". Filippo è figlio di Ivan Graziani, cantautore rock per definizione, che ha scritto alcune della pagine più belle della musica italiana. Nato e cresciuto in un ambiente pieno di musica, suoni, canzoni e di artisti, a distanza di anni dalla morte del padre inizia con impegno a mettere le mani sulla chitarra e percepisce subito la sua grande affinità con lo strumento. Quello che andrà in scena sarà un viaggio nelle canzoni e nel mondo di Ivan Graziani visto dagli occhi del figlio Filippo. In concerto dall’atmosfera intima eseguito in versione acustica e voce.
Venerdì 16 luglio un mix di arti con il dialetto d’autore e la musica del trio Bonetti – Della Vecchia – Gatta in "Zez ch'e' neva", uno spettacolo che, facendo seguito a Fiumâna, continua a parlare della Romagna, la nostra terra, della sua storia, la sua gente, avvalendosi delle poesie dei molti poeti che l'hanno saputa così bene raccontare, in particolare Olindo Guerrini e Raffaello Baldini, insieme ad altri meno noti, e delle canzoni che meglio l'identificano. Zez ch'e' néva si sofferma ad esaminare, attraverso un comune vissuto, i luoghi di ritrovo; l'Osteria, il Circolo, la Casa del Popolo, il Bar, raccontando, storie, aneddoti, fatti di personaggi che ne hanno segnato la vita e che ci hanno accompagnato nel nostro divenire. L'origine del detto “Zez ch'e' néva”? Ve lo raccontano Vittorio Bonetti, Eliseo Dalla Vecchia e Rudy Gatta.
Venerdì 30 luglio un evento speciale fuori programma in occasione della Notte Rosa 2021, Armonia che temperi e discerni – Dante in musica. Un ensemble musicale con le musiche originali di Davide Tura (al pianoforte) e la voce narrante di Marco Moretti. Con loro sul palco anche Antonio Bianchi (percussioni), Caterina Buldrini (primo violino), Elisa Evangelisti (secondo violino) e Matilde Melucci al violoncello. Una composizione musicale originale, preparata ad hoc sui canti scelti da portare in scena. Infatti, i brani musicali anticipano, accompagnano e concludono le letture dei canti. La musica è ispirata alle liriche di Dante, conservando un’indipendenza musicale che la rende ricca di valori e significati.
Venerdì 13 agosto ultimo appuntamento della rassegna con il dialetto d’autore di Marco Moretti in "Audigier sul Letamaio". Elaborazione drammaturgica – Stefania Celli, musiche – Matteo Semprini (clarinetto-laptop).
Audigier è il protagonista di un'insolita “chanson de geste”, tratta da un manoscritto la cui redazione risale agli inizi del XIII secolo. Un personaggio travolto dal ridicolo, sulla cui vita e sulle cui imprese troneggia la figura del letamaio, erto a simbolo delle vicende umane. Una storia che pare collocarsi tra le immagini del mondo alla rovescia e i cui episodi, come è stato osservato da un'attenta studiosa, Lucia Lazzerini, sono leggibili “a due livelli, uno letterale-burlesco, l'altro simbolico-mitologico”.
Recital musicato all'insegna del rovesciamento comico dei ruoli. Il cavaliere, con tutti i suoi orpelli, i suoi stendardi e le sue armature, si ritrova suo malgrado capovolto in un letamaio e sprofonda sempre più a causa delle innumerevoli figuracce che rimedia per cercare di migliorare la sua situazione; tutti vani tentativi, anche quelli più “furbi”.