Grande emozione a Riccione per l'ultimo saluto alle sette vittime morte in A4
Sindaca Angelini: 'Continueranno a vivere con noi seguendo il loro splendido esempio'

Hanno molto colpito le parole, gli interventi e le preghiere rivolte alle sette vittime del tragico incidente in A4, durante i funerali cittadini allo Stadio Nicoletti di Riccione (Vedi notizia precedente). Davanti a tutta la comunità riunita, questi i pensieri di chi ha voluto ricordarli:
"Il primo grazie lo vorrei rivolgere ai nostri indimenticabili 'fratellini e sorelline' che noi diciamo, con parola incespicante, 'scomparsi', perché non li vediamo. Eppure non sono né dispersi né si sono resi latitanti, perché Gesù è risorto e li ha messi in grado di vederci e di ascoltarci". Così, il Vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi in un passaggio della sua omelia.
"Credo che questo sia il momento del silenzio e della vicinanza dove tutti noi siamo pieni di interrogativi ai quali è difficile dare risposta", ha dichiarato il sindaco di San Donà di Piave (Venezia) Andrea Cereser "Noi del Veneto abbiamo avuto la possibilità di conoscere delle vite straordinarie per le esperienze di vita autonoma di persone con disabilità, per la testimonianza di un ex sindaco che ha deciso di interrompere la vita amministrativa e di dedicarsi all'attività di volontariato", ha detto facendo riferimento alle vittime che appartenevano a una cooperativa riccionese per l'inserimento sociale di persone affette da sindrome di Down. Un bagaglio di insegnamenti "che credo proprio ci farà riflettere a lungo e anche poterne trarre esempio", ha concluso il sindaco.
L'auspicio di Patrizia Rossi, moglie di Massimo Pironi è che "istituzioni, associazioni" possano "raccogliere il messaggio per fare rimbalzare la sua opera, per dare una mano". Pironi, terminato l'impegno politico, si era dedicato a tempo pieno all'inserimento sociale delle persone affette da sindrome di Down. A margine dei funerali, Patrizia ha voluto ricordare tutti coloro "che hanno condiviso con lui vari percorsi, a cominciare dall'associazionismo, dalla politica". "Il suo ricordo vive nella memoria delle persone che ha aiutato, ha conosciuto", ha aggiunto la moglie. Pironi, ha ricordato Rossi, aveva un carattere che "lo rendeva proiettato verso gli altri. Io gli dicevo sempre che io ero egoista. Lui era altruista egoista – ha detto sorridendo -, nel senso che pensava agli altri, meno alla famiglia, fra virgolette. I compleanni non si festeggiavano, oppure si festeggiavano l'anno dopo". L'ex sindaco "ha fatto quello che voleva fare, arrivando fin dove è arrivato. Il destino ha deciso che doveva interrompersi la sua attività".
"Nei prossimi giorni pianteremo sette alberi in ricordo dei nostri sette cari nel parco di via Limentani, a fianco della sede del Centro 21. Anche simbolicamente, oltre che attraverso il loro splendido esempio, continueranno a vivere con noi. Sono certa che il loro polline, trasportato dal vento, continuerà a contaminare la nostra comunità". Così, la sindaca di Riccione, Daniela Angelini, in un passaggio del suo intervento. "A nome della città di Riccione – ha osservato – ringrazio davvero di cuore tutte le autorità civili, militari e religiose intervenute oggi. Ringrazio il prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza, che oggi non è potuto essere presente ma che ci ha rivolto un meraviglioso messaggio di cordoglio e vicinanza. Tantissimi rappresentanti delle associazioni, enti, organizzazioni di volontariato religiose e laiche avrebbero voluto dedicare un pensiero ai nostri magnifici sette in questo momento: comprensibilmente, per motivi di tempo, oggi non è possibile. Vi ringrazio a nome di tutti loro. Grazie infine a tutti coloro che in questi giorni hanno impiegato ogni energia per l'organizzazione di questo funerale", ha concluso la sindaca.