Cuccioli di cani imbavagliati e abbandonati: la 25enne indagata si dichiara estranea ai fatti
L'altro indagato è un 51enne, proprietario dei cani genitori della cucciolata

Due passanti, lo scorso giugno, stavano camminando tra le campagne di Mulazzano quando si sono imbattuti in cinque cuccioli di cane abbandonati, legati e con il nastro adesivo sul muso. Un sesto è stato trovato in un bosco nelle vicinanze, libero, ma privo di vita, morso verosimilmente da un lupo o da un altro animale selvatico. Allertati i Carabinieri Forestali, sono partite le indagini. I cuccioli erano pastori maremmani purosangue e gli inquirenti sono risaliti a un casolare di Poggio Torriana, dove si trovavano quattro cani adulti della stessa razza. A finire indagati, per maltrattamento e uccisione di animali, sono stati così un 51enne bolognese, il proprietario dei cani adulti e una 25enne, entrambi residenti in Valmarecchia, senza vincoli di parentela, neppure legati da rapporti di lavoro. La ragazza aveva ricevuto dal primo indagato uno dei quattro cani. Appurato successivamente che i genitori della cucciolata erano due dei pastori maremmani rimasti nel casolare, la 25enne è rimasta comunque indagata, in quanto secondo gli inquirenti era lei, in sostanza, a gestirli. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, si trovava nel casolare durante alcuni precedenti sopralluoghi. In sostanza quindi, il cuore del teorema accusatorio, la coppia di indagati avrebbe abbandonato dolosamente i cuccioli "indesiderati". Un'accusa totalmente respinta dall'avvocato difensore Enrico Graziosi, per l'insussistenza di elementi che permettano di ritenere la 25enne come gestrice di fatto dei pastori maremmani. Per quel che riguarda l'abbandono, nella vicenda ci sono molti elementi da chiarire, davanti al giudice. Per l'avvocato della 25enne, i cuccioli avrebbero dovuto essere consegnati a un agricoltore di Coriano ed è necessario capire il perché della consegna proprio in quel terreno a Mulazzano, di proprietà di un privato.