Eolico a Badia Tedalda: "Un ecomostro", Lega avvisa l'Emilia Romagna
Nel mirino il progetto da 7 mega pale tra il riminese e l'aretino

"Un vero e proprio ecomostro" il parco eolico sull'Appennino tra le province di Arezzo e Rimini. Torna ad incalzare la Regione Emilia-Romagna il leghista Matteo Montevecchi, chiedendo un confronto sul progetto con la Regione Toscana. In una interrogazione il consigliere chiede "a che punto è l'interlocuzione tra Regione Emilia-Romagna e Regione Toscana sul progetto 'Badia del vento', per l'installazione di un impianto eolico industriale sul crinale appenninico nel comune di Badia Tedalda in provincia di Arezzo, a ridosso del confine con la nostra regione". Con il progetto del parco eolico, si legge nell'atto, "si prevede il posizionamento di sette aerogeneratori alti ognuno 180 metri, che si estenderanno per una lunghezza di circa 2.950 metri a una quota compresa fra i 1.045 e i 1.147 metri nella località Monte Loggio, a circa due chilometri dal centro di Casteldelci".
A fine dicembre, si rimarca nel documento, "la Regione Toscana ha protocollato alla ditta proponente del progetto otto pagine di richieste di integrazioni e chiarimenti su aspetti programmatici, progettuali, ambientali, autorizzativi e sulla componente atmosfera, ambiente, idrica, del suolo e sottosuolo, flora, vegetazione, fauna, ecosistema, paesaggio e beni culturali, rumore e vibrazioni, campo elettromagnetico, rifiuti, beni materiali e infrastrutture". Il consigliere ricorda che "diverse associazioni hanno sollevato critiche sul progetto, a partire da 'Italia Nostra' che ha rilevato come l'impiantistica 'andrebbero ad impattare negativamente sul territorio, danneggiandone gli aspetti naturalistici e paesaggistici, limitando fortemente ogni prospettiva di sviluppo e valorizzazione territoriale, con una netta svalutazione di tutto il patrimonio dell'area". (Dire)