San Marino, ancora stop alle consegne di Amazon

"Il problema con Amazon è noto, le difficoltà legate alla vicenda con il colosso americano non sono state ancora risolte, i ritardi nell'attuazione del Memorandum of Understanding, la cui firma risale a un anno e mezzo fa, non si spiegano ma c'è la volontà di ripartire e mettere il tema al centro dei lavori di governo". Lo ha detto il segretario all'Industria di San Marino Fabio Righi dopo l'ennesimo blocco delle consegne da parte di Amazon ai residenti sammarinesi. Secondo il Governo sammarinese il dialogo è aperto tanto che "il prossimo 16 febbraio – dicono dalla segreteria all'Industria – si terrà un seminario con i tecnici Amazon insieme ai collaboratori della Direzione Generale della Funzione Pubblica e ad alcuni tecnici della Pubblica Amministrazione con l'obiettivo di realizzare le policy che a San Marino mancano". L'obiettivo del Governo sammarinese sarebbe quello di far gestire al colosso americano il cloud della pubblica amministrazione. I problemi di San Marino con Amazon non sono recenti. Già nel 2014 la polizia civile del Titano aveva sequestrato al confine merce in consegna per quasi un milione di euro perché acquistata sia in esenzione di Iva che di monofase, la tassa sammarinese sulle importazioni. I pacchi poi avevano iniziato un'altra volta ad arrivare. San Marino infatti pur non essendo considerato da Amazon un paese di consegna ai residenti del Titano che fornivano una via sammarinese ma un cap della provincia di Rimini la marce arrivava in esenzione di Iva e di monofase.